Passo avanti nella scoperta della cura della malaria, scienziati vicini alla creazione di un vaccino universale

1 Settembre 2012 0 Di redazione

Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
I ricercatori dell’Università di Città del Capo hanno scoperto un trattamento, chiamato Maggio, MMV390048 che potrebbe potenzialmente essere in grado di bloccare la trasmissione della malaria da persona a persona.

Ad oggi i trattamenti convenzionali multi farmaco contro la malaria funzionano solo per un breve periodo di tempo, poichè il parassita della malaria diventa resistente ai loro effetti.

Tuttavia, il team dell’UCT guidato dal Professor Kelly Chibale ha dichiarato che il nuovo trattamento ha ‘ucciso questi parassiti resistenti all’istante’ durante 18 mesi di esperimenti.

Naledi Peruzzo, il ministro della scienza e tecnologia del Sud Africa, ha dichiarato: ‘ questa è una significativa vittoria nella battaglia con lo scopo di alleviare il peso della malattia nel subcontinente. Chiaramente la guerra su questa malattia non è ancora vinta, ma sono felice dal ruolo che i nostri eccellenti scienziati hanno giocato in questa pietra miliare nella ricerca di una potenziale cura per la malaria e della relativa trasmissione della malattia’.

Il promettente nuovo composto si è dimostrato particolarmente potente nelle fasi del ciclo di vita del parassita della malaria, motivo per cui potrebbe interrompere la diffusione della malattia tra le popolazioni umane.

Collaborano con gli scienziati dell’Università di Cape Town i ricercatori della fondazione governativa no profit Medicine for Malaria Venture istituita in Svizzera.

Finora ha mostrato una completa guarigione degli animali infettati con parassiti della malaria in una singola dose dato oralmente e quindi ha il potenziale di curare milioni di persone. È anche attivo contro un ampio pannello di ceppi resistenti.

Nonostante l’impegno profuso dal secondo dopoguerra ad oggi nella lotta contro la malaria, questa malattia è ancora stabilmente presente nelle fasce intertropicali dei due emisferi, interessando 4 continenti tra cui l’Europa. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), pubblicati a dicembre 2011 nel World Malaria Report 2011 (pdf 15 Mb), sono circa 216 milioni i casi di malaria stimati nel mondo nel 2010 e circa 655 mila i decessi, l’86% dei quali tra bambini di età inferiore ai 5 anni. Dai dati emerge che la maggior parte dei casi di malattia (81%) e dei decessi (91%) sono stati registrati nella Regione africana (WHO AFRO), seguita dal Sud-Est Asiatico (WHO SEARO, con il 13% e il 6% rispettivamente) e dalla Regione del Mediterraneo orientale (WHO EMRO, con il 5% e il 3%).

I casi di malaria attualmente registrati in Italia sono di “importazione”, sono cioè casi di malaria contratti all’estero, in zone malariche, da viaggiatori internazionali.

Per quanto riguarda la malaria di importazione, la maggior parte dei casi sono segnalati in Europa occidentale, specialmente all’interno dell’Unione europea (in particolare in Francia, Regno Unito, Germania e Italia). Ogni anno, infatti, all’interno della Ue sono segnalati tra i 10 mila e i 12 mila casi di malaria di importazione, anche se è probabile una sottostima.

Il numero degli immigrati e dei turisti stranieri tra i malati di malaria da P. falciparum è rimasto alto dal 2003. Gli europei costituiscono il 32% circa dei casi del 2007, dove con il termine “europei” si intendono le persone nate in Europa. Per quanto riguarda i motivi di viaggio, la visita a familiari e amici è stata la ragione principale dei casi tra gli immigrati (76,4%). Un numero considerevolmente alto tra i pazienti europei erano in viaggio d’affari (10,4 %) o in visita ai parenti e amici (25,7%) o per motivi umanitari (11,8%).

I sintomi della malaria includono febbre, brividi, artralgia (dolore articolare), vomito, anemia (causata da emolisi), emoglobinuria, danni alla retina, e convulsioni. Il sintomo classico della malaria è comparsa ciclica di freddezza improvvisa seguita da rigore e poi la febbre e sudorazione della durata di 4-6 ore

Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” se tutto andrà bene, la speranza di arrivare ad un vaccino universale contro la malaria non è più così lontana. I risultati della sperimentazione del nuovo preparato sono positivi, ma è necessario attendere ancora per avere ulteriori conferme prima della commercializzazione.