Aree verdi ed attrezzate riqualificate dai detenuti, procede il progetto pilota del comune di Frosinone

26 Ottobre 2012 0 Di redazione

Una presenza discreta, ma importante ed efficace. La città di Frosinone, nelle ultime settimane, ha continuato a giovarsi della preziosa attività del gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Frosinone, che, nell’ambito del protocollo d’intesa tra Amministrazione comunale e penitenziaria finalizzato al reinserimento sociale dei condannati, stanno bonificando e pulendo vaste aree di verde attrezzato e non di Frosinone e alcune zone di periferia della città. In questi ultima giorni, solo per fare un esempio, il cronoprogramma degli interventi ha visto i detenuti impegnati nella cura degli spazi verdi presso il Tribunale e nella messa a dimora di piante fiorite nel civico cimitero e nella pulizia delle zone più estreme del tessuto urbano di Frosinone.

“Ancora una volta – ha detto il vice sindaco, nonché assessore all’ambiente, Fulvio De Santis – va un doveroso ringraziamento a questi detenuti che con grande entusiasmo e voglia di fare si stanno impegnando nel darci una mano a rendere più decorosa la nostra città. Questo progetto che li vede protagonisti, è un progetto del quale andiamo orgogliosi, un’esperienza, oserei dire, pionieristica che vuole dare una significato al dettato dell’articolo 27 della Costituzione.

Questo protocollo d’intesa, che stiamo portando avanti con la Casa Circondariale, vuole attivare un circuito virtuoso che nasce da un dialogo positivo tra istituzioni e che vede nella tensione alla coesione sociale l’unica via d’uscita per la rinascita del Paese. L’amministrazione Ottaviani ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, si caratterizza come amministrazione dei fatti, dando pieno significato al nostro ruolo di amministratori, perseguendo il duplice obiettivo di tendere la mano e offrire un’opportunità a chi sta cercando un pieno reinserimento nella società e ridonando, grazie alle preziosa opera dei detenuti impegnati nelle attività previste dal protocollo, un volto diverso a numerose zone della città, soprattutto a quelle che in passato hanno dovuto patire indifferenza e scarsa considerazione”.