Chiede aiuto al Comune per sostenere i tanti cani e ottiene costose prescrizioni e minacce

17 Novembre 2012 1 Di redazione

Va per grazia e ottiene giustizia, recita un vecchio detto popolare che si usa quando qualcuno chiede aiuto e riceve invece legnate. é accaduto a Alfredo Di Rauso un 40enne di Sant’Elia Fiumerapido il quale si è rivolto al comune per chiedere sostegno per i tanti cani che accudisce e ha rimediato, invece, una reazione inaspettata ed anche miope. L’uomo ha raccolto circa 16 cani dalla strada ma a causa della crisi, non riuscendo più a far fronte alle spese, aveva chiesto aiuto all’associazione animalista Anpana di Frosinone, ottenendolo, per un sostegno in termini di croccantini e assistenza veterinaria. Interpellata l’amministrazione comunale sulla problematica la risposta data è consistita in un sopralluogo dei vigili urbani e nella redazione di una relazione inviata alla Asl, la quale ha intimato a Di Rauso di microcippare (28 euro a cane) tutti gli animali e di disfarsi di almeno sei cani perché per un numero superiore a dieci cani è necessario avere delle autorizzazioni dai veterinari della stessa Asl che Di Rauso non ha e neanche potrebbe ottenere. In caso di mancata regolarizzazione della situazione scatterà l’accalappiamento dei cani. Una scelta miope secondo Francesco Altieri presidente dell’Anpana Frosinone. «Accalappiare un cane costa 150 euro e mantenerlo in un canile ben 4 euro al giorno che per un anno fa circa 1500 euro a cane quando a Di Rauso sarebbe bastato che il Comune comprasse qualche sacchetto di mangime e che lo aiutasse con la sterilizzazione, cioè poche decine di euro, al massimo qualche centinaio. Per fortuna altrove i sindaci si comportano diversamente. Per questo, data l’emergenza che si è creata, ci stiamo muovendo in altre direzioni cercando anche di trovare soluzioni per gli affidi degli animali.
Ermanno Amedei
Foto Antonio Nardelli