Chiusura San Raffaele – Iannarilli: “Inaccettabili i tagli alla sanità che giocano sulle aziende e sulle persone”

29 Novembre 2012 0 Di Felice Pensabene

“Desidero esprimere tutta la mia solidarietà e anche il mio sdegno per quanto  sta accadendo nei centri di riabilitazione San Raffaele di Cassino e Viterbo.  Centinaia di famiglie resteranno vittime dei dissennati tagli alla spesa  sanitaria privata contenuti nei decreti 348 e 349. Essi vanno ad assommarsi a una situazione già di grande sofferenza di queste strutture che vantano enormi crediti nei confronti dello Stato tramite la Regione. La chiusura della struttura sanitaria cassinate, che ben conosciamo, significa inoltre disagi enormi per le migliaia di famiglie che oggi servono della sua assistenza. Si tratta, in sostanza, dell’ennesimo colpo al sistema sanitario della nostra provincia (e di colpi la nostra sanità non può davvero più subirne). Il Commissario alla Sanità, Enrico Bondi, si comporta come nell’ideazione della spending review. Taglia quanto può e anche quanto non può, senza preoccuparsi minimamente degli effetti della sua azione. Si tratta del modo di amministrare più facile e deleterio, come quello di chi, per risparmiare nella propria azienda licenzia tutti gli operai. Solo che in questo caso si tratta di giocare sulla pelle della gente e questo non è veramente più consentito. La chiusura di queste cliniche comporta la cessazione di 273 prestazioni ospedaliere quotidiane, anche per gravissime cerebrolesioni; 130 per stati vegetativi e malati terminali; 325 prestazioni ambulatoriali per bimbi disabili. Nessuna alternativa sembra essere stata studiata dal Commissario per far fronte alla crisi sociale che questi provvedimenti comportano. L’incoscienza di chi scambia il riassetto dei conti pubblici con la licenza di smontare lo stato sociale, il
tessuto produttivo e le speranze di futuro di questa terra non è più tollerabile. Lo dissi un anno e mezzo fa e oggi lo ribadisco: ottenere il pareggio di bilancio con le tasse e i tagli a qualsiasi cosa è un gioco da ragazzi, eravamo capaci tutti. Se continua questa situazione nessuno potrà fermare una mobilitazione generale, perché in gioco non c’è solo la vita delle aziende ma con la politica di cieca restrizione messa in atto si mette a rischio la vita stessa delle persone”.
E’ quanto afferma il Presidente della Provincia di Frosinone, Iannarilli