Durante (PRC): Voto contrario al bilancio di previsione e pluriennale

29 Novembre 2012 0 Di Felice Pensabene

Il PRC, in linea e coerentemente ai voti già espressi in occasione dei consigli comunali riguardanti il bilancio, anche in quest’occasione vota contrario al punto 1 e al punto 2 dell’odierno ordine del giorno. Questo perché dopo la manifestazione del 21 scorso, che ha visto scendere in piazza a Milano centinaia e centinaia di Sindaci per chiedere modifiche al Patto di stabilita’ e risposte sulla spending review e sull’Imu, il sindaco Petrarcone ha perso l’ennesima occasione per prendere una chiara ed inequivocabile posizione politica.

Infatti, già in occasione del Forum dei comuni per i beni comuni promosso dal Sindaco di Napoli dell’IDV svolto in data 28.11.2011, il nostro sindaco, seppur sollecitato alla partecipazione, ha pensato di disinteressarsi agli argomenti che riguardano la qualità della vita dei nostri concittadini.  Una giornata quella di Napoli, di confronto, a difesa dei beni comuni, fondamento irrinunciabile dei diritti, ma anche pilastro della democrazia partecipativa.

La perdita delle risorse che derivano dai tagli statali ai trasferimenti locali non giustifica il subire supinamente le antipopolari politiche di austerity imposte dal governo Monti. Ed allora Petrarcone invece di lottare ed aderire quindi all’appello dei sindaci per modificare quanto meno l’austerity del patto di stabilità, scarica per l’ennesima volta sugli inermi cittadini, la chiara politica liberista che ha in mente condividendola con IDV e SEL locali che in altre città prendono posizioni chiare e nette nei confronti dell’ambiente, del welfare e dei bisogni primari della gente.

Addirittura il sindaco di Milano Pisapia di SEL ha dichiarato che “i comuni sono pronti ad aprire uno ”scontro istituzionale” con il governo centrale, a tal punto che i sindaci sono pronti a gesti eclatanti come ”la restituzione per un certo periodo del Tricolore o la sospensione, se non le dimissioni dall’incarico” se non verranno liberate le risorse necessarie agli enti locali strozzati dall’austerity.

E allora ci chiediamo perché Cassino è sempre un caso a se’?

Il fatto poi che bisogna estinguere il mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti così come proposto da Monti, non giustifica la manovra proposta dall’assessore al bilancio, al contrario, questa è una scelta politica che indebolisce la lotta dei sindaci e di tutto il movimento che riempiono le piazze d’Italia. Vogliamo inoltre sottolineare che la variazione sul capitolo di bilancio di previsione, proposta dall’assessore, che riguarda i rimborsi sull’ICI sulle aree potenzialmente edificabili, le minori richieste di rimborso giustificate dall’assessore per il taglio di 200.000 € non sono suffragate da  nessun riscontro documentale.