Parco Nazionale della Costa Teatina, Natale (PRC): “Stiamo perdendo tempo e risorse”

27 Novembre 2012 0 Di redazione

Dall’ufficio stampa di Rifondazione Comunista abruzzese riceviamo e pubblichiamo. Stamane a L’Aquila in Consiglio Regionale era in discussione la risoluzione presentata dal Consigliere Maurizio Acerbo (PRC), Caporale (Verdi) e Saia (PdCI) per chiedere un impegno della Regione Abruzzo a definire, entro il 31 dicembre, insieme alle Amministrazioni Comunali il perimetro del Parco superando il concetto, bocciato, del Parco a “isole” ed evitando il Commissariamento.
“Sono venuto ad assistere al Consiglio regionale anche perché Febbo è più di un anno che non ci tiene informati – inizia Andrea Natale (PRC), Assessore all’Ambiente del Comune di Fossacesia – La Risoluzione di Acerbo è stata bocciata: E’ chiara la volontà della maggioranza in Regione Abruzzo, prendere tempo! Chiedere una proroga ulteriore e nominare un altro “Tavolo tecnico”, come si propone Febbo con la risoluzione che a presentato prima del Consiglio, vuol dire rimandare una scelta che non si vuole prendere, per ignoranza, per interesse o per mancanza di coraggio”.
“L’idea di Parco di cui parla Febbo – continua Natale – non ha le gambe per camminare, e gli è stato detto da più fronti, per ultimo dal Ministero dell’Ambiente. Anche se a noi Comuni non lo ha ancora comunicato. Purtroppo l’abbiamo dovuto apprendere dalla stampa. Gli strumenti per gestire in chiave moderna e necessaria un Parco Nazionale in ambito costiero esistono – afferma l’Assessore Natale – li indicano lo IUCN e la Unione Europea. Seguendo questi indirizzi e affidandosi a tecnici di comprovata esperienza all’interno del futuro Ente Parco si può gestire la Costa dei Trabocchi senza “ingessarla”, come invece teme Febbo e di chi è contrario al Parco. Ma questa paura nasce appunto dalla non conoscenza di queste linee guida o nasconde altri interessi”.
“La qualità nel turismo, la multifunzionalità in agricoltura, l’innovazione e l’ecoefficienza per l’industria – ribadisce Natale – sono gli orizzonti che possono ridare una prospettiva di benessere e far uscire da questa crisi strutturale la Costa dei Trabocchi e le zone interne del Sangro-Aventino e del Trigno-Sinello. In questo il Parco Nazionale della Costa Teatina può solo portare valore aggiunto e aiutare, sia per il reperimento di fondi nazionali e comunitari, sia come capacità progettuale e di fare rete con altre aree protette. Basta guardare cosa stanno facendo Torre Cerrano e le Riserve Regionali nella Rete AdriaPan e i risultati che portano a casa per i loro territori”.
Nel frattempo il tempo passa, le risorse stanziate dal Ministero dell’Ambiente vengono perse, siamo già arrivati a 2 milioni di € buttati via per rimandare l’applicazione di una legge dello Stato, e le brutte figure aumentano. Nel frattempo gli altri territori vanno avanti.