Pony di Esperia a rischio estinzione. I lupi attaccano selvaggiamente gli ultimi esemplari

7 Dicembre 2012 0 Di Felice Pensabene

Salvare dall’estinzione il Pony di Esperia è, per gli allevatori di questo splendido cavallo e per l’associazione che li rappresenta, una missione che giorno per giorno si sta facendo sempre più dura.

Questa volta non parliamo solo della crisi del mercato ma parliamo di qualcosa di più antico, ovvero la condivisione dei territori marginali delle nostre montagne tra i pony ed i lupi, questi ultimi tornati a ripopolare il Parco degli Aurunci e la dorsale dei Lepini, in maniera consistente e non più con animali solitari ma con piccoli branchi, più efficienti e determinati nelle tecniche di caccia.

Solo sugli Aurunci e più precisamente sul monte Appiolo ci vengono segnalati, dall’allevatore Franco Mattei, 35 capi uccisi dall’inizio dell’anno, ed ora che sono finiti i puledri gli attacchi si stanno rivolgendo alle fattrici gravide, il che significa perdere 2 capi alla volta, se consideriamo il puledro che non nascerà. La situazione è ovviamente complessa e gli indennizzi promessi agli allevatori prevedono una trafila burocratica lunghissima che oltretutto non è affatto tempestiva nei risarcimenti. Gli allevatori vedono fortemente minacciato il loro duro lavoro e visto che a contendersi i territori sono due animali minacciati di estinzione, la soluzione è complessa ed andrebbe concertata a più livelli, ad esempio tra Corpo Forestale dello Stato, Parchi, Istituzioni Locali ed allevatori aiutandoli ad adoperare, magari, in maniera costruttiva i fondi comunitari che tutelano la biodiversità e gli attacchi da fauna selvatica.

In conclusione, l’Associazione Allevatori Pony di Esperia è disposta al dialogo con chiunque abbia a cuore il nostro territorio e sia interessato al mantenimento dei pony allo stato brado, ma soprattutto li metta alla pari degli altri animali selvatici. Perché la tutela della biodiversità e la salvaguardia degli habitat non siano solo delle belle parole, ma concreti interventi che rappresentino un’opportunità per chi ancora tutte le mattine, con passione, segue i propri animali in montagna.