Regione Lazio, in cerca di un candidato presidente, Berlusconi chiude la porta alle ricandidature dei consiglieri

23 Dicembre 2012 0 Di redazione

Berlusconi chiude la porta ai consiglieri candidati uscenti del Pdl e lo fa rispondendo alle domande di Alessio Porcu in una intervista andata in onda al telegiornale di TeleUniverso. Alla domanda, cosa ne pensa del consiglio dato dal Pd ai commissari regionali del partito di non ricandidare i consiglieri uscenti, risponde: “Su poche cose sono d’accordo con il Pd, una è questa, e poi anche la quota rosa al 33 %. Le donne sono più brave di noi, sono più coraggiose e hanno un talento che è soltanto femminile e cioè che di fronte ad un problema vanno direttamente al nocciolo; gli uomini devono fare tanti ghirigori”.
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Un argomento quella della ricandidabilità nel Pdl che sta particolarmente a cuore a Mario Abbruzzese, presidente del consiglio regionale uscente, rimasto in pole position in provincia di Frosinone, ultimo dei tre, considerando che Annalisa D’Aguanno sarebbe migrata versi altri lidi partitici, mentre Antonello Iannarilli, scampato il naufragio della Politica ha scelto di conservare quella poltrona. Nel Lazio, però, tutti i giochi sono ancora da fare per il Pdl a partire dal candidato presidente: “Stiamo valutando alcune candidature – continua Berlusconi – ma abbiamo difficoltà a trovare un candidato che risponda all’indentikit che abbiamo disegnato per il presidente della Regione. Il Lazio è regione difficile, ci dobbiamo confrontare con opposizione agguerrita e quindi spero di poter prendere una persona che ha dato prova nella sua vita di saperci fare”. A proposito dello scandalo che è travolto l’amministrazione Polverini, Berlusconi ha detto: “Bisogna mandare al Governo dei Comuni, delle Province e delle Regioni, gente nuova che ha un suo mestiere e che non va in politica per guadagnare danaro degli altri”.
Parole che agitano ancora di più le acque all’interno del partito. Ma nessuno si sorprenderebbe scoprire che, al di là delle dichiarazioni del Cavaliere, le cose vadano diversamente.
Ermanno Amedei