San Raffaele, manifestano dopo il lavoro. Prima si occupano dei pazienti, poi al picchetto e a bloccare strade

6 Dicembre 2012 0 Di redazione

Una giornata di protesta quella trascorsa davanti ai cancelli del San Raffaele di Cassino. Tra un blocco della strada, un picchetto da mantenere all’ingresso della clinica e un altro sul tetto in balia delle intemperie, il personale medico e infermieristico della struttura sanitaria privata deve anche occuparsi dei pazienti. La protesta per ogni lavoratore della clinica comincia, a parte quelli asserragliati sul tetto, dopo aver espletato il proprio turno di lavoro. E non si dica che lo fanno per salvare lo stipendio dato che non lo percepiscono comunque da settembre.

Oggi via Di Biasio è stata più volte bloccata mentre nel pomeriggio, a causa dello stallo della trattativa tra Regione e proprietà, i manifestanti sul tetto della clinica, in preda ad un momento di sconforto, hanno minacciato insani gesti.

Per questo sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e da Frosinone è partita l’autoscala e il carro teli. Mezzi che, però, sono stati fatti rientrare prima di arrivare a Cassino. La situazione, infatti, sembrava essere rientrata ma non perché è stata trovata una soluzione al problema. Per quello sarà necessario aspettare giovedì prossimo quando il commissario alla Regione Lazio Bondi si esprimerà finalmente sulla possibilità di sbloccare fondi per saldare fatture utili al pagamento degli stipendi. Fino ad allora, c’è da scommetterci su, la tensione rimarrà alta. Sabato, tanto per cominciare, un altro corteo invaderà la città Martire creando caos che si aggiungerà a quello consueto del mercato settimanale. Martedì, invece, la protesta si sposterà a Roma dove sono chiamati a manifestare tutti i lavoratori della sanità pubblica e privata. Intanto a Cassino continuerà il presidio davanti ai cancelli, mentre i nove rimarranno sul tetto della clinica riparati, si fa per dire, da una tenda da campeggio che oggi è stata inviata loro dai colleghi.
Ermanno Amedei