Centro socio-educativo di Caira: Consiglio comunale infuocato fra maggioranza ed opposizione

12 Gennaio 2013 0 Di Felice Pensabene

Consiglio comunale infuocato quello di ieri sera a Cassino. Oggetto del contendere la gestione del Centro socio-educativo di Caira, in particolare la possibilità di fornire un servizio adeguato per i ragazzi – utenti e per le loro famiglie con la salvaguardia dei diciannove posti di lavoro degli operatori in servizio al Centro, nel rispetto delle norme nazionali e regionali in vigore. Negli interventi dell’opposizione, quelli del consigliere Palombo e Volante, si è posto l’accento sul principio della continuità nel rapporto utente-operatore e sul danno che ne deriverebbe per i ragazzi in caso di sostituzione degli educatori. A giudizio sia di Palombo che del consigliere Volante, il bando che aggiudica la gestione del servizio non avrebbe tenuto conto del futuro dei diciannove operatori che fino ad oggi hanno seguito i ragazzi in questi anni. Secondo la dottoressa Volante, infatti, si sarebbe dovuto inserire, nel bando pubblico di gara, una parte che desse la possibilità a quei lavoratori di essere riassorbiti dal nuovo gestore del Centro di Caira, al pari di quanto avvenuto con gli ausiliari del traffico, dopo l’affidamento della gestione delle strisce blu alla nuova società TMP. In altre parole, l’opposizione ha accusato la maggioranza di aver abbandonato i lavoratori di Caira al loro destino, mettendo in pericolo diciannove posti di lavoro non essendo stato prevista, per loro, neppure la possibilità di riqualificazione professionale che li adeguasse alla nuove disposizioni di legge. Su questo punto il tono della polemica si è fatto più duro ed aspro. “Non si possono accettare lezioni di tutela dei lavoratori – ha tuonato il consigliere Emiliano Venturi – da questa opposizione, che è rappresentata da molti esponenti delle vecchie amministrazioni, che hanno visto la gestione del Centro di Caira passare da una cooperativa all’altra, licenziando e riassumendo di volta in volta i lavoratori senza provvedere alla loro riqualificazione. Oggi  – proseguito Venturi – siamo davanti alla necessità di dover assicurare un servizio efficiente che rispetti le normative in vigore sulle professionalità idonee alla gestione di un centro socio-educativo come quello di Caira ed i principi di diritto delle norme in vigore non possono essere messi in discussione, si pregiudicherebbero – ha concluso il consigliere – i principi giuridici di rispetto della legalità”.  Dello stesso avviso l’assessore Di Russo, che, dopo aver ricordato i passaggi dei lavoratori da una cooperativa all’altra, ha voluto sottolineare l’impegno e l’interesse dell’amministrazione comunale al problema occupazionale degli operatori che, risultano essere dipendenti con contratto a tempo indeterminato del Consorzio dei servizi sociali del cassinate, e che lo stesso Consorzio ha rifiutato qualsiasi possibile accordo nella gestione pluriennale del Centro. Per Andrea Velardocchia, presidente della Commissione comunale dei servizi sociali: “La priorità per l’amministrazione comunale è quella di fornire agli utenti ed alle loro famiglie un servizio adeguato alle esigenze di ciascuno di loro, che unisca professionalità e rispetto delle norme attualmente in vigore, che impongono specifiche professionalità per l’attività socio-educativa dei ragazzi che frequentano il Centro di Caira. In questi anni, del resto – ha sottolineato Velardocchia – il Consorzio e le cooperative che l’hanno preceduto nella gestione del Centro di Caira, non si sono mai poste il problema della riqualificazione professionale del personale in servizio, eppure – ha concluso Velardocchia –  le norme attualmente in vigore risalgono al 2004”. Tutta la vicenda si presta ad una serie di riflessioni, peraltro emerse già nel dibattito nel Consiglio comunale di ieri, in primo luogo per ciò che attiene la riqualificazione professionale del personale che, oltre ad essere a carico del Consorzio, non può essere organizzata in breve termine neppure se riferita a corsi per OSS, in vista anche dei tempi ristretti, entro febbraio, entro cui affidare la gestione del Centro.  La scelta del personale, anche alla luce delle disposizioni contenute nel Regolamento approvato dal Consiglio comunale a luglio scorso, deve essere fissata secondo specifiche figure professionali, non si può, inoltre, paragonare l’assunzione degli operatori del Centro a quella dei lavoratori delle strisce blu, trattandosi di persone impegnate con ragazzi che necessitano di cure, attenzioni particolari e specifiche, che garantiscano loro un futuro ed un inserimento sociale  al pari di tutti gli altri cittadini. Ala fine è stata approvata la mozione della maggioranza che dà esecuzione al bando pubblico per la gestione del Centro di Caira.

F. Pensabene