Gabriele Picano lascia la presidenza dell’a società AdF, l’aeroporto di Frosinone (che non c’è)

15 Gennaio 2013 0 Di redazione

Gabriele Picano lascia la guida della società ADF, Aeroporto di Frosinone SpA. Le dimissioni sono state ratificate questa mattina nel corso di un consiglio di amministrazione, precedentemente convocato, nel quale il giovane Presidente ha spiegato nel dettaglio le motivazioni che lo hanno portato a protocollare nella giornata di ieri le dimissioni dalla società partecipata che ha presieduto per due anni.
«Non ho lasciato la società per questioni di incompatibilità, dal momento che non esistono, ma per non alimentare alcun sospetto trovandomi contemporaneamente a dirigere l’ADF e ad essere candidato al Parlamento». E’ quanto ha dichiarato l’ormai ex presidente dell’ADF, Gabriele Picano in corsa per un seggio alla Camera dei Deputati per la circoscrizione Lazio 2. Il politico ciociaro infatti ha precisato di aver aderito con convinzione all’agenda Monti, dopo il suo addio al Popolo della Libertà in perfetta linea con le scelte dell’ex Ministro Franco Frattini con il quale da tempo si andava consolidando un’intesa programmatica.
Delicato e sofferto è stato il lavoro sin qui svolto presso l’ADF. “Ora – come spiega Gabriele Picano – è necessario gestire con grande attenzione le fasi finali di un procedimento importante qual è quello dell’aeroporto e dell’eliporto di Frosinone. Lo studio di fattibilità è stato realizzato e, dopo anni di incertezze, bisogna tirare le somme e tentare di scardinare quell’impasse causata dalla Regione Lazio nel rilasciare le dovute autorizzazioni. Si tratta soprattutto dell’autorizzazione ambientale strategica che è la valutazione che implica una compatibilità ambientale dell’aeroporto mentre si continua ad attendere anche l’indizione della conferenza dei servizi. Ma a preoccupare maggiormente è il mancato versamento della quota sociale per perfezionare l’ingresso della Regione stessa nel capitale sociale della società”. Lo scorso anno si era infatti proceduto ad un aumento di capitale che aveva portato, con diverse leggi regionali e conseguenti atti deliberativi da parte della società di cui fino a stamane Picano era il legale rappresentante, ad un ingresso da parte della Regione Lazio nel capitale sociale per un importo pari ad milione e trecento cinquanta mila euro. “Ma il versamento non c’è mai stato. E questa è una delle cause che hanno portato ad una totale impasse da parte della nostra società perché se l’ente che deve rilasciare l’autorizzazione per il bando necessario alla realizzazione dell’opera non entra nemmeno nel capitale sociale significa che non ha intenzione di tenere fede ad una legge che è stata approvata dall’allora governo Marrazzo. Alquanto bizzarra, inoltre, è stata la presidente Polverini che prima si è impegnata attraverso un comunicato stampa a sostegno dell’aeroporto ma poi, inspiegabilmente, l’intero iter si è bloccato”.
Al posto di Gabriele Picano subentra ora il vice Presidente Franco Martini, almeno fino all’indizione dell’assemblea per la nomina del nuovo Presidente. “E’ una persona di lunga esperienza nonché da anni un amministratore del Comune di Ferentino, territorio su cui dovrebbe insistere sia il futuro eliporto che l’aeroporto di Frosinone”. – Conclude Gabriele Picano, candidato in seconda posizione alla Camera dei Deputati con la lista “scelta civica con Monti per l’Italia” – Io, invece, mi dedicherò con tutte le mie energie e a tempo pieno alla campagna elettorale per tentare di dare il mio contributo alla “scelta civica” di Mario Monti, anche per impedire che in Italia i progetti di sviluppo siano costretti a vivere lunghe fasi di stallo”.