I chili di troppo proteggono il cuore e il rischio d’infarto? Forse…

9 Gennaio 2013 0 Di Felice Pensabene

Dopo le abbuffate delle feste si corre ai ripari per smaltire i chili di troppo, ma sarà davvero necessario? Forse no, secondo quanto rivela uno studio dell’epidemiologa Katherine Flegal, del National centre for health statistics del Centro per il controllo delle malattie e la prevenzione del Maryland, in Usa.  Aspettate a smaltire gli stravizi: qualche chilo in più potrebbe salvare la vita. Agli anatemi finora lanciati dalla comunità scientifica contro il giro vita che si allarga risponde il più grande e controverso studio mai realizzato sul legame tra sovrappeso e mortalità. Il risultato? Avere qualche chilo in più può diminuire il rischio di morte prematura.  Secondo la ricercatrice americana, infatti, analizzando i risultati di oltre cento studi realizzati in vari Paesi del mondo sul sovrappeso, setacciando i dati di tre milioni di persone e le circostanze di 270.000 morti. Le conclusioni non lasciano dubbi. Avere qualche chilo di troppo arriva a tagliare del 6% il rischio di decesso prematuro. E persino essere affetti da obesità lieve non aumenta ma in alcuni casi limita il pericolo del 5%.  Il paradosso della bilancia passa attraverso l’indice di massa corporea (Imc). Chi può vantare un peso ideale ha un Imc compreso tra 18,5 e 24,9. Essere moderatamente in sovrappeso, come dice lo studio, significa avere un indice di massa corporea tra 25 e 29,9. Mentre nel caso di un’obesità lieve il valore è compreso tra 30 e 34,9. E’ questo il limite che demarca il supposto beneficio dell’adipe. Perché se l’Imc è superiore a 35 il soggetto in questione è affetto da obesità severa e ha il 29% di possibilità in più di andare incontro a morte prematura. Un destino che tocca, tra l’altro, anche chi è sottopeso. Con Imc inferiore a 18,5 il rischio di decesso aumenta del 10%.

Allora qual è il vantaggio del grasso? Le ipotesi sono diverse e non verificate. La più accreditata è che qualche chilo in più protegga il cuore. E sostenga durante periodi di malattia, quando magari l’appetito se ne va. E’ vero anche che i rischi dell’essere cicciottelli vengano minimizzati dal progresso della medicina e dai nuovi farmaci che entrano in commercio ogni anno. E anche il fattore fitness potrebbe essere importante. In sovrappeso, ma in forma, si può.

La dottoressa Flegal aveva già pubblicato risultati simili su obesità e mortalità nel 2007, ma la comunità scientifica era stata fredda sulle conclusioni dei suoi studi. Questa volta sarà diverso? Sembrerebbe di sì. La stessa Flegal risponde ai dubbi: «Questi risultati non sono una licenza ad abbuffarsi di cibo. Qui parliamo di mortalità, non di salute. Non stiamo raccomandando alla gente di ingrassare. L’idea che se sei magro vivrai per sempre e se sei grasso vai incontro a morte certa non è corretta».

F. Pensabene