Il campo boario di via Verdi torna ad essere rifugio di randagi pericolosi e di rifiuti a cielo aperto

9 Gennaio 2013 1 Di Felice Pensabene

Sembrava non dovesse più ripetersi il degrado, l’incuria e l’abbandono di uno dei pochi polmoni veri di Cassino come è l’ex campo boario di via Verdi. In realtà non è stato così. Da tempo ormai quello che era il luogo di incontro di varie associazioni, ripulito di tutti i rifiuti che da anni venivano depositati a cielo aperto, ora è tornato ad essere il deposito di immondizia, di terra proveniente da lavori di scavo e di manutenzione, ma soprattutto di ricovero di cani randagi da parte di qualche signora, già in passato allontanata da quel posto. È da tempo, infatti, che la signora che si occupa di cani randagi, peraltro in modo assai discutibile, sia tornata a piazzarli all’interno dell’ex campo boario di via Verdi, nonostante già in passato fosse stata allontanata per i problemi di igiene, sporcizia e pericolo che quegli animali creavano ai cittadini. Ora ci risiamo, cani di varie taglie, cuccioli, sporchi e non si sa se vaccinati e sterilizzati sono di nuovo lì, senza controllo, liberi di girovagare per il campo boario. È facile intuire la pericolosità, la scarsa igiene e il disturbo che quegli animali recano ai cittadini della zona. Come se non bastasse, poi, molti residenti denunciano i cattivi odori, il fumo proveniente da sterpaglie e rifiuti brucati da chi accudisce i cani. Ma non basta, perché quei cani lasciati liberi all’interno di quel terreno comunale, rappresentano un notevole pericolo, non solo per l’igiene, ma anche per l’incolumità delle decine di bambini che nei weekend frequentano i locali dei boy scout. È indispensabile che il Comune intervenga immediatamente ad allontanare quegli animali da un luogo così frequentato, ma soprattutto per evitare sporcizia, incuria e ricettacolo di rifiuti a cielo aperto!

F. Pensabene

Foto A. Ceccon

cani randagi campo boarioanimali pelosi a 4 zampe 002 animali pelosi a 4 zampe 001rifiuti da demolizionimaioniteriale da demoliz