Vertenza Reno De Medici: “La decisione di continuare a trattare da parte dell’azienda è un segnale positivo”

23 Gennaio 2013 0 Di Felice Pensabene

“Continueremo a monitorare e attenzionare, come Comune di Villa Santa Lucia, la vicenda della Cartiera Reno De Medici. E’ nostra intenzione collaborare con le sigle sindacali, l’amministrazione provinciale e tutti gli enti e associazioni interessati, per la salvaguardia dei posti di lavoro. Sono convinto che un’azione sinergica possa risultare utilissima al nostro fine”.

Così, il sindaco Iannarelli ha commentato l’esito del tavolo di crisi al Ministero dello Sviluppo Economico convocato nella giornata di ieri, a cui hanno preso parte, oltre ai tecnici ministeriali, l’assessore provinciale Trina, i rappresentanti sindacali, di Unindustria-Confindustria e i vertici aziendali, anche il vicesindaco della cittadina di Villa Santa Lucia, Giuseppe La Marra.

“Ho delegato il vicesindaco all’incontro – ha aggiunto Iannarelli – per far sentire la presenza forte e autorevole dell’istituzione comunale. In un primo momento non eravamo stati invitati all’incontro, ma mi sono attivato in prima persona per chiedere la possibilità di partecipare al tavolo. Possibilità subito accordata.

Mi preme sottolineare, questo è l’invito che faccio a tutti, di non demordere anche di fronte ipotesi future non certo positive. La prospettiva di cassa integrazione per due anni, comunque indica la possibilità di continuare la trattativa e salvaguardare i lavoratori. Bisogna continuare a credere nella possibilità che l’azienda non tagli il personale. Ecco perché lascia ben sperare la convocazione di un nuovo incontro, l’8 febbraio, a Milano. Significa che ancora nulla è perduto, ma con la concertazione, con l’azione di pressione sul management dell’azienda, possiamo ancora salvare il nostro stabilimento, la sua forza lavoro e l’eccellenza di un sito produttivo che garantisce comunque introiti assai sostanziosi all’azienda.

Ora bisogna concentrarsi sulla Compass, azienda a cui è stato trasferito un ramo della produzione,  e far sì che riassorba tutti i lavoratori prima impiegati nella Reno De Medici”.

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