Sei cavalli giustiziati selvaggiamente a Lenola, oggi rimosse le carcasse. LE FOTO

18 Gennaio 2013 0 Di redazione

Una spregevole mattanza di innocenti, quella compiuta a Lenola lunedì pomeriggio. Per un dispetto ad un allevatore, sulle pendici di Monte Terelle a seicento metri di quota sono stati uccisi a colpi di fucile sei cavalli, di cui tre in stato avanzato di gravidanza.
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“Voglio giustizia e spero che chi ha fatto questa cosa ne paghi le conseguenze”. A parlare è Franco Tullio, l’allevatore proprietario degli animali che pascolavano liberi in una sua prorietà recintata. Questa mattina, con un elicottero, le carcasse degli animali pesanti diversi quintali ciascuno, sono stati trasportati dal luogo impervio della mattanza, fino ad un punto in cui era più facile prelevarli con un trattore e caricarli sul camion dello smaltimento. “Lunedì pomeriggio – continua l’allevatore – ho sentito alcune fucilate e ho pensato ai cacciatori di cinghiali. Prima tre colpi in rapida successione, poi altri tre.
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La mattina dopo ho capito che con quegli spari erano stati uccisi i miei cavalli”. Con munizionamento da caccia al cinghiale, qualcuno aveva sparato agli animali un colpo ciascuno, sufficiente per ucciderli. Alcuni sono stati attinti alla testa, altre, le cavalle gravide, alla pancia. Gli animali avevano un valore di circa 15mila euro a cui si devono aggiungere altri 2mila euro circa per la raccolta e lo smaltimento delle carcasse. Del caso se ne stanno occupando i carabinieri e la Guardia Forestale ai quali l’allevatore ha denunciato il fatto, al momento contro ignoti. Ma i sospetti sui responsabili ci sono. Non si esclude che l’efferato gesto sia stato compiuto da altri allevatori con cui il proprietario degli animali uccisi hanno avuto screzi. Il timore, inoltre, è che nella zona gesti simili possano dilagare e possano sfociare anche ad altro. Chi è capace di un simile gesto è capace anche di ben altro.

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