Gervasio (Pd): “La vittoria di Zingaretti è la strada che il Pd deve seguire con i neoeletti Scalia, Spilabotte e Buschini”

28 Febbraio 2013 0 Di Felice Pensabene

Innanzitutto faccio gli auguri alla senatrice Spilabotte, al senatore Scalia ed al consigliere regionale Buschini per la loro elezione, li attende un lavoro duro per rimettere in piedi l’Italia e la regione Lazio dopo anni di pessima gestione e di scandali targati centrodestra.

Voglio inoltre ringraziare tutti i candidati, gli iscritti ed i simpatizzanti per l’impegno profuso durante tutta la campagna elettorale.

Alla luce dei risultati registrati dal PD al Senato, alla Camera ed alla regione Lazio è giusto e doveroso avviare una seria e profonda riflessione su cosa sia mancato al progetto del Partito Democratico e su cosa invece ha funzionato.

E’ innegabile che per il Senato e per la Camera dei Deputati non era il risultato che ci attendevamo, che dopo l’euforia delle primarie e aver cercato di recuperare il rapporto con gli italiani ci aspettavamo un risultato diverso.

Non si può parlare semplicemente di errori comunicativi commessi in campagna elettorale, sarebbe riduttivo, in realtà non ci siamo resi conto che il rapporto tra partiti e cittadini era ormai così logoro che qualche toppa non era sufficiente per salvarlo.

Sbagliamo se liquidiamo quanto accaduto come un voto di protesta o dell’antipolitica. Il voto del 24 e 25 febbraio è stato un voto epocale che ha cambiato il modo di concepire e di fare la politica ed ha mandato un chiaro segnale ai partiti che ormai la misura è colma.

L’erroe più grande commesso dal sistema partitocratico, e che li ha separati dai cittadini, è stato quando durante il governo Monti si è utilizzato un doppio binario nel quale l’urgenza delle riforme valeva per i cittadini ma non valeva per la politica.

In pochi giorni il parlamento ha riformato il sistema pensionistico, inasprendolo, ma non è stato in grado di tagliare i parlamentari, i loro stipendi e privilegie, le province, abolire il finanziamento pubblico ai partiti e via discorrendo.

Allora è da qui che dobbiamo ripartire, dobbiamo ricostruire il rapporto con i cittadini, ridare credibilità alle istituzioni ed ai partiti, riconquistare la fiducia della gente.

Il Partito Democratico deve tornare ad essere un partito realmente popolare, capace di stare tra la gente, di ascoltarne le richieste, le esigenze ed essere in grado di dare le giuste risposte.

Nel Lazio lo possiamo fare sopratutto grazie a Nicola Zingaretti, che ha dimostrato come un buon governo, una politica seria e vicina alla gente possa essere premiata anche in un momento di sfiducia generale. E’ riuscito a non far dimenticare la cattiva gestione del centrodestra in regione ed è stato in grado di mettere a punto un programma calibrato sulle esigenze del territorio.

Zingaretti ha proposta una nuova idea di regione, completamente trasformata.

Una regione totalmente trasparente con documenti consultabili online, resoconti periodici dell’attività amministrativa, nomine trasparenti e fondate sul merito.

Una regione capace di coinvolgere cittadini e associazioni nella gestione di servizi e progetti.

Una regione in grado di sviluppare una nuova visione della sanità laziale capace di dare servizi ai cittadini, più efficiente ed efficace grazie ad un taglio selettivo degli sprechi.

Questi sono solo alcuni punti del programma di Zingaretti, un programma molto articolato che dovremo attuare rapidamente.

Il lavoro che ci attende è tanto e dobbiamo dimostrare sin da subito di aver merito la fiducia che gli elettori ci hanno dato.