Equitalia firma l’accordo con il ministero dell’Ambiente per ridurre la sua impronta ambientale

15 Marzo 2013 0 Di redazione

Sviluppare attività a basso impatto ambientale, tenendo sotto controllo le emissioni di gas a effetto serra con l’obiettivo di ridurle. Equitalia ha firmato oggi un accordo con il Ministero dell’Ambiente con cui si impegna a realizzare iniziative finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica, alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alla riduzione di emissioni di CO2 nell’atmosfera.
La collaborazione si inserisce nell’ambito del programma che coinvolge oltre settanta aziende nell’analisi e riduzione dell’impronta ambientale, fortemente voluto dal ministro Corrado Clini, in coerenza con le politiche governative del “Protocollo di Kyoto” e del “Pacchetto Clima – energia” dell’Unione Europea.
“È interessante notare – ha dichiarato il ministro Corrado Clini – che nel programma per la valutazione dell’impronta ambientale il Ministero collabora con soggetti che appartengono a settori molto diversi tra loro e che questa sperimentazione sta portando dei risultati inaspettati, che dimostrano quanto sia possibile migliorare l’impatto ambientale di prodotti e servizi su base volontaria, oltre i limiti imposti dalla legge”.
“La tutela dell’ambiente e del clima rappresenta un obiettivo primario per le aziende e la pubblica amministrazione – ha commentato il presidente di Equitalia, Attilio Befera – Per questo motivo Equitalia ha voluto fortemente partecipare al programma del ministro Clini, con l’obiettivo di valorizzare tutte le attività e le iniziative interne che consentano di ridurre le emissioni nocive”.
Equitalia, in cooperazione con il ministero, intende condurre l’analisi e la contabilizzazione delle emissioni di CO2 (carbon footprint) derivanti dalle proprie attività di gestione del servizio di riscossione in alcune delle sue sedi.
La società, inoltre, sarà impegnata alla definizione di un sistema di gestione delle emissioni, specifico per il settore della riscossione. Per ciascuna delle attività oggetto di carbon footprint, saranno successivamente individuati gli interventi, economicamente efficienti, volti alla riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra e, una volta fatta una stima delle restanti emissioni, sarà possibile decidere per la loro neutralizzazione.