La Cassazione dà ragione al sindaco di Villa Santa Lucia contro la denuncia delle minoranze, “Insieme per Villa” e “Rinnovamento per Villa”

22 Marzo 2013 0 Di Felice Pensabene

“E’ la vittoria di chi intende la politica come servizio per la propria comunità, interessato solamente a mettere in campo progetti e risolvere problemi ai cittadini.  Rigettato l’esposto per mancata convocazione del consiglio comunale. Per il sindaco Iannarelli: “Dimostrato chi opera nel giusto e chi no. E’ la sconfitta, sonora e senza appello invece, di chi intende la politica non come confronto, non  come dibattito anche acceso su temi concreti che riguardano da vicino la gente di Villa Santa Lucia, ma non avendo argomenti su cui intervenire, si appiglia a presunte illegalità e ricorre alle denunce. Solo che le denunce devono essere fondate, altrimenti si rivelano un bluff e diventano per chi le presenta un clamoroso autogol, come quello che è accaduto a chi ha cercato di montare un caso su un fatto che la legge, dopo un percorso lento e faticoso, alla fine ha giudicato non perseguibile”.

Così, con toni entusiastici come merita la circostanza, Antonio Iannarelli, sindaco di Villa Santa Lucia, ha accolto la notizia giunta dalla Cassazione di Roma, sentenza del 20 febbraio 2013, che archivia definitivamente la denuncia inoltrata dalle minoranze,  “Insieme per Villa” e “Rinnovamento per Villa”; circa la mancata convocazione di una seduta del consiglio comunale negli anni 2010/2011.

“Inammissibilità per manifesta infondatezza del gravame, è scritto nel provvedimento del giudice – continua Iannarelli – questo significa vittoria piena del mio modo di operare, che è limpido e onesto. A questo punto, posso dire che la citazione in giudizio è stata un bene, perché la sentenza di piena assoluzione dimostra ai cittadini, chiaramente, chi opera nella ragione e chi nel torto, serve a separare, come nella parabola biblica, la gramigna dal grano”.

Ricordiamo i fatti,: nel novembre 2011, il sindaco Iannarelli ricevette dal Pm del Tribunale di Cassino  l’invito a comparire davanti al Gup  di Cassino a seguito delle denunce dei gruppi di minoranza che, a loro dire, lamentavano la mancata convocazione di un consiglio comunale sulla vicenda amianto  e la difficoltà di accesso agli atti. Il Gup, però, decise il “non luogo a procedere” nei confronti del sindaco, perché il fatto non sussisteva. Tuttavia, seguì il ricorso in Cassazione da parte del Pm. Ricorso che ha portato al pieno annullamento dell’accusa.

“Mi piacerebbe – ha concluso il sindaco Iannarelli – che coloro che hanno inoltrato la denuncia, alzato polveroni sulla stampa, ora facessero mea culpa e lasciassero lavorare in pace chi, ogni giorno, si impegna per la comunità di Villa Santa Lucia, che ha bisogno di fatti concreti e non di chiacchiere da strada. Ricordo, infine, solo per dovere di cronaca, che già in passato alcuni membri della minoranza avevano provato a deferirmi per la mancata, sempre a loro dire, approvazione dell’assestamento di bilancio nei termini stabiliti dalla legge. Anche in quell’occasione la Procura della Repubblica, con atto n. 170 del 2012, archiviò l’esposto perché il fatto non sussisteva.

Sommando i due autogol, invito per il futuro, chi volesse continuare sulla strada delle denunce, a fare tesoro di questi insegnamenti per evitare di ricadere negli stessi errori, facendo perdere tempo ai giudici che forse hanno problemi più importanti di cui discutere. Purtroppo, però, e lo dico con rammarico, c’è chi in politica, a Villa Santa Lucia, invece di utilizzare il confronto, tenta altre strade meno limpide.  Mi auguro che dopo l’ennesima sentenza a mio favore, abbiano capito la lezione, anche perché la strada delle denunce ha un costo per l’Ente, il solo risultato prodotto dagli estensori dell’esposto”.