Realizzato un labirinto di pietre presso il Centro Visitatori delle Grotte di Falvaterra e del Rio Obaco

12 Aprile 2013 0 Di redazione

Dal marzo di quest’anno il piccolo comune di Falvaterra (FR), che già vanta numerose emergenze ambientali, paesaggistiche, storiche ed archeologiche, ha una piccola attrazione in più.
Si tratta di un labirinto di pietre, grande poco più di 10 x 10 metri, circolare e orizzontale, realizzato presso il Centro Visitatori delle Grotte di Falvaterra e del Rio Obaco.
Il manufatto, nato d auna idea del ricercatore e scrittore Giancarlo Pavat. è stato fortemente voluto dal prof. Augusto Carè, geologo,
speleologo nonché presidente della XVI Comunità Montana dei Monti Ausoni. Il labirinto è stato materialmente realizzato dagli stessi Carè, Pavat e Sonia Palombo, utilizzando rocce, pietre, muschi e piante peculiari dell’area falvaterrana e degli Ausoni.
Il labirinto di Falvaterra si ispira alle centinaia di labirinti di pietre e/o arborei, sparsi su prati, spiagge, giardini, boschi, sia antichi che moderni, visibili un po’ in tutto il mondo ma soprattutto nell’Europa settentrionale e Scandinava.
L’esemplare di Falvaterra appartiene alla categoria dei labirinti unicursali (ovvero quelli con una sola entrata, un solo percorso ed una sola uscita, generalmente al centro, proprio come quello con il Cristo affrescato nel chiostro di San Francesco ad Alatri, sempre in Ciociaria, che in inglese vengono chiamati “labyrinths” al contrario dei “Mazes” che sono invece i labirinti multicursali), vagamente spiraliformi, della tipologia che gli studiosi chiamano “cretese” o, più precisamente, “classica” (in inglese “classical”), proprio in riferimento agli esemplari rinvenuti su monete greche e vasi e mosaici pavimentali romani. [continua a leggere l’articolo su www.ilpuntosulmistero.it]