Sicurezza negli edifici scolastici, situazione preoccupante in tutta la provincia

18 Aprile 2013 0 Di Felice Pensabene

Decisamente preoccupanti i dati diffusi dal rapporto annuale di Legambiente sulla sicurezza nelle scuole italiane: i risultati dell’indagine dimostrano che molti edifici scolastici non sono dotati di tutti i sistemi di sicurezza previsti dalla normativa e a rischiare sono i bambini e i ragazzi che ogni giorno si recano ai banchi di scuola. La denuncia arriva da Vincenzo De Nisi, segretario provinciale Fenadip.

L’edilizia scolastica, secondo Legambiente, è ormai vecchia e si rende necessaria un’opera di modernizzazione delle strutture nel rispetto dei nuovi criteri di sicurezza.

La provincia di Frosinone registra un calo, perdendo 9 punti rispetto agli anni passati e si colloca al 25esimo posto.

Nonostante siano mediamente giovani, solo l’1,14% degli edifici scolastici della regione Lazio (si escludono la provincia di Roma poiché i dati inviati sono incompleti e inferiori al 50% e la provincia di Rieti che non ha risposto) è stato costruito tra 1991 e il 2011, nessuno di essi risulta essere costruito secondo i criteri della bioedilizia né con criteri antisismici. Un problema serio quest’ultimo considerando il rischio sismico a cui la nostra regione è esposta (54,40% rispetto al dato nazionale del 33,05%) e il fatto che, per via dei vari accorpamenti effettuati, le classi sono ormai diventate numerosissime, oltre la regolare capienza, diventando delle vere e proprie trappole in caso di emergenza.

Su un dato nazionale del 35,79%, nella nostra regione ben il 28% degli istituti ha bisogno di manutenzione urgente, infatti, nonostante sia cresciuta l’attenzione per la manutenzione e la messa in sicurezza, la spesa non si è adeguata e gli edifici sono stati lasciati al naturale invecchiamento.

Non sono presenti semafori pedonali né piste ciclabili e i bambini che escono da scuola nella gran parte dei casi si ritrovano direttamente in strada: solo il 40,80% degli edifici possiede attraversamenti pedonali e solo il 12% prevede la presenza di nonni vigili.

Allarmante anche il dato riguardo l’esposizione degli edifici in aree in cui sono presenti strutture con amianto: ben il 66,67%.

Un argomento molto delicato e di importante valenza quest’ultimo, poiché la prevenzione è fondamentale per eliminare quanto più possibile i rischi a cui ingiustamente sono esposti i bambini e i ragazzi che ogni giorno frequentano tali edifici; è inaccettabile ricordarsi delle norme di sicurezza solo quando avvengono disastri ed è ormai troppo tardi. È necessario l’intervento degli uffici competenti che mettano in atto un’azione di verifica e controllo in tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Inoltre è necessario dare maggiore importanza anche al tema della sicurezza sul lavoro all’interno degli istituti scolastici per ciò che riguarda l’informazione e la formazione degli allievi su tale argomento. Il d.lgs. n.81/2008, infatti, equipara ai lavoratori “gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari, e i partecipanti ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali”. Il dirigente scolastico, dunque, in qualità di datore di lavoro ha l’obbligo, ai sensi degli artt. 36 e 37 del d.lgs. n. 81/2008, di fornire ai lavoratori (in questo caso studenti) la formazione e l’informazione adeguate e sufficienti in relazione alle mansioni svolte. Non solo: a nostro avviso infatti l’informazione e la formazione in favore degli studenti va eseguita anche in relazione ai rischi antincendio e, per il nostro territorio, antisismico. Ci domandiamo pertanto: “quanti istituti effettuano prove di evacuazione in maniera costante? E quanti hanno istruito gli allievi sui protocolli antincendio?”

L’informazione e la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (scuola compresa) non può e non deve ridursi ad una mera attività marginale per gli studenti, ma deve diventare qualcosa di più serio, insegnando che la prevenzione e l’informazione sono indispensabili per evitare stragi in caso di emergenza.

Per questi motivi abbiamo ritenuto opportuno, nell’interesse dell’incolumità degli studenti, partire con una verifica dei livelli di sicurezza delle scuole del territorio che ci sono state segnalate da iscritti o semplici dipendenti quali possibili inadempienti, inoltrando, laddove riscontrassimo eventuali irregolarità, la segnalazione agli organi di vigilanza e controllo.

 vincenzo de nisi