All’Abbazia di Valvisciolo torna l’Infiorata del Corpus Domini

30 Maggio 2013 0 Di Felice Pensabene

L’Abbazia di Valvisciolo si prepara a festeggiare il Corpus Domini del 2 giugno con la realizzazione della tradizionale e suggestiva Infiorata. Gloria di fiori ed essenze arboree, di colori, di profumi, in un connubio perfetto tra Arte, Fede e Spiritualità.“Quest’anno la navata centrale dell’Abbazia verrà suddivisa in tre riquadri  di diverse dimensioni”, spiega il Priore Padre Eugenio Romagnuolo che con il valido ed esperto aiuto di Gualtiero Pietrosanti e Padre Massimo, si occupa di coordinare il lavoro di squadra dei numerosi parrocchiani che in questa settimana contribuiscono in vario modo alla realizzazione del tappeto floreale, omaggio a Gesù Eucaristico, che dovrà essere pronto per domenica 2 giugno, festa del Corpus Domini. “Le essenze arboree e i fiori utilizzati provengono soprattutto dai monti che circondano l’abbazia, raccolti e selezionati con grande cura. Vengono disposti poi con pazienza e dedizione all’interno dei riquadri a coprire i segni dei disegni tracciati con il gesso”.

I riquadriabbracceranno le seguenti tematiche: il tema eucaristico, che all’interno dell’infiorata non può mancare mai, sarà posto ai piedi dei gradini del presbiterio e quindi vicino all’altare. Quattro temi saranno inseriti in un unico blocco intitolato “eventi del 2013” e che comprende: lo stemma di papa Francesco; il logo della Giornata Mondiale della Gioventù, realizzato dai ragazzi della parrocchia; il logo dell’Anno della Fede; lo stemma dell’Abbazia di La Fertè,  come  omaggio all’Ordine Cistercense.  Mentre nel primo riquadro vi sarà raffigurato Lo sposalizio della Vergine, come immagine simbolo del Sacramento del matrimonio. Questo riquadro verrà realizzato dal pittore Giuseppe Coluzzi che in questo caso assurge l’iconografia della sua opera da Raffaello. Inoltre, il Chiostro dell’Abbazia farà da cornice alla 6° edizione della mostra”l’Infiorata a Valvisciolo, testimonianze fotografiche e documenti d’Archivio” curata dallo storico dell’arte Sonia Testa.