Esposto di “Fare Verde” su una serie di discariche abusive

16 Maggio 2013 0 Di Felice Pensabene

L’associazione ecologica Fare Verde fa un esposto per una discarica abusiva in via Santa Brigida, Salvatore Avella responsabile del sodalizio, come già in altre occasioni denuncia il degrado di zone in cui proliferano discariche abusive di rifiuti di vario tipo. Molto spesso ad essere prese di mira dai vandali inquinatori sono in massima parte proprio le periferie della città. “Lungo la strada consortile Via Santa Brigida, comune di Cassino,  vi è una discarica abusiva di diversi tipi di rifiuti, già segnalata alle autorità competenti; che in un  fosso di scolo di acque piovane, Via Santa Brigida, vi sono diverse lastre di amianto, già segnalata da diversi anni, e non ancora i luoghi sono stati bonificati; che lungo il Rio Fairo, nei pressi delle Pastenelle, comune di Cervaro, vi è una discarica abusiva e sul letto del Rio Fairo vi è una nassa da pesca; che all’inizio di Via Marandola, Medaglia d’Oro, comune di Cervaro,  vicino al ponte della ferrovia, vi è una discarica abusiva con  rifiuti di pezzi di auto, rifiuti ingombranti ed altri rifiuti” è quanto contenuto nell’esposto presentato alle Autorità competenti, primo fra tutti il sindaco di Cervaro. Co n s i d e r a t o – scrive Avella – che  la strada Santa Brigida, è meta di cittadini che fanno corsa oppure passeggiano a piedi, che le lastre di amianto, sono pericolo per i cittadini che ivi passeggiano o fanno corsa. L’associazione Fare Verde c h i e d e pertanto, agli organi competenti, ognuno per la propria competenza, di voler accertare e verificare quanto sopra esposto, un accertamento in merito, trattandosi peraltro di reato di pericolo e non di danno ed essendo dunque sufficiente la mancata adozione delle misure di tutela della salute pubblica, al di là degli effetti concreti, per integrare gli estremi del reato stesso.  Con conseguente promovimento dell’azione penale verso eventuali responsabili e, ove si ravvisassero responsabilità dirette omissive, anche nei confronti di pubbliche amministrazioni in relazione ai loro adempimenti obbligatori e di procedere negli eventuali colpevoli ai sensi della legge dello smaltimento dei rifiuti pericolosi e di inquinamento. Si chiede infine un intervento per evitare che l’eventuale reato venga portato ad ulteriore conseguenze con persistere della situazione antigiuridica a livello di fatto, e il sequestro dell’aria e la bonifica dei luoghi.