L’Amministratore apostolico D. Augusto Ricci riceve una delegazione del Comitato di lotta per la casa

6 Luglio 2013 0 Di redazione

Questa mattina, 6 luglio, una delegazione del “Comitato di lotta per la casa” è stata ricevuta, nei locali della Curia diocesana, dall’Amministratore apostolico di Montecassino D. Augusto Ricci, il quale ha ascoltato con attenzione il resoconto sulla situazione che si è venuta a creare dopo l’iniziativa di un gruppo di famiglie di occupare due stabili in via Vaglie, nei pressi della Caserma.
Il consigliere comunale Vincenzo Durante, che accompagnava il gruppo di tre persone insieme al sindacalista USB Gennaro Tarallo, ha raccontato i fatti, spiegando che si tratta di 18 famiglie giovani (età media più o meno sui trenta anni, con 13 bambini piccoli, il più piccolo dei quali ha sei mesi, ed una ragazza incinta), che hanno occupato abusivamente, ma “per disperazione” perché rimaste prive di abitazione, degli alloggi che sono un bene del Demanio gestito dal Ministero della Difesa. Essi sono consapevoli di aver compiuto un atto illegale, ha affermato, tanto che hanno consegnato al Vice-ispettore l’elenco completo dei loro nomi, e la Procura della Repubblica ha aperto d’ufficio un fascicolo, e sono consapevoli anche del fatto che si tratta di un bene “sensibile”, essendo sotto la gestione del Ministero della Difesa, ma chiedono che possa essere attuato il previsto piano di dismissione e, prima che vada a finire all’asta e quindi nelle mani di privati e della speculazione edilizia, che – in seguito ad accordi tra gli Enti preposti -, vista l’emergenza, le case che ora occupano, in disuso da quindici anni, possano essere assegnate a queste famiglie. Questa è la loro richiesta accorata, ha attestato Durante, richiesta avanzata già al Viceprefetto Vetrano con cui hanno avuto un incontro. È iniziata una rete di solidarietà tra la gente, ha riferito ancora, la Caritas è intervenuta con gli aiuti richiesti, il parroco di San Bartolomeo ha incontrato le famiglie occupanti.
L’Amministratore apostolico ha risposto assicurando certamente la solidarietà alle famiglie che si trovano in una situazione così precaria, quando effettivamente ci sono case vuote e non utilizzate. Ma è anche vero che ci sono le leggi che vanno rispettate. “Voi avete fatto un’azione dimostrativa perché le famiglie non possono restare in mezzo alla strada e certamente è un’azione contro legge, ma non è contro nessuno”. In condizioni normali, hanno ribadito i componenti della delegazione, queste persone non avrebbero mai fatto un’azione del genere. Quello che chiedono, ha chiarito Durante, è che si apra un tavolo tecnico di discussione, per trovare una soluzione; perciò, ha aggiunto, ci rivolgiamo anche a Montecassino, per noi “grande interlocutore”, perché interceda presso le persone preposte per risolvere questa situazione. Le famiglie chiedono solidarietà e un supporto psicologico. E ha sottolineato: non è una sfida contro l’Amministrazione, ma un gesto disperato.
Don Augusto ha affermato che in questi casi più che la prova di forza è necessario il dialogo tra le parti soprattutto “se siete tutte persone incensurate, tranquille, senza nessuna intenzione cattiva e rispettose delle Forze dell’Ordine”; si deve cercare di giungere ad una soluzione concordata tra le istituzioni competenti fino a trovare l’alloggio per queste famiglie, se non fosse possibile proprio lì, in altri edifici. Egli, da parte sua, consulterà anche l’Ordinario militare su questa spinosa situazione, perché aiuti tutti quelli che hanno autorità a cercare insieme le possibili soluzioni. Ha poi suggerito anche di individuare una persona capace che diventi il responsabile e referente del gruppo di famiglie occupanti, in modo da darsi un minimo di organizzazione. Ha infine ricordato che la Caritas diocesana non solo fornisce aiuti materiali, ma fa servizio anche di ascolto e di assistenza giuridica, per suggerire la soluzione migliore possibile.
L’incontro si è svolto in un’atmosfera cordiale e l’ascolto e le parole di Don Augusto sono state accolte con soddisfazione.