XIX edizione della Mille Giovani per la Pace a Cassino, una notte di veglia per la pace in medio oriente

27 Agosto 2013 0 Di redazione

Si apre con una veglia per la pace in medio oriente la XIX edizione della ‘Mille Giovani’. Sabato 31 agosto nella chiesa di Sant’Antonio a Cassino, dalle ore 21 – prima dell’inaugurazione ufficiale dell’evento in programma lunedì 2 settembre alle ore 19 nella Cascina Exodus di San Pasquale – ci sarà un momento di preghiera e  di fraternità: ‘Shalom, Salaam, Pace’.

Le notizie e le immagini che giungono dalla Siria  lasciano attoniti per la crudeltà della repressione operata dal regime di Assad contro i ribelli. Una repressione inumana e indiscriminata che sta coinvolgendo migliaia di civili inermi e tantissimi bambini.

«Nella speranza che le diplomazie internazionali sappiano trovare una via d’uscita, per noi cristiani è il tempo della preghiera» è il messaggio che lancia la comunità di don Mazzi. La veglia all’interno della chiesa di Sant’Antonio offre la possibilità ai tanti giovani (e meno giovani) che il 31 agosto saranno in città, di rivolgere una preghiera per la pace e fermarsi a riflettere su quanto sta accadendointorno a noi.

Lo stesso Papa Francesco nell’Angelus di domenica scorsa  ha rinnovato l’invito a pregare per le vittime in Siria e ripetuto il suo appello per la pace. «Con grande sofferenza e preoccupazione continuo a seguire la situazione in Siria. L’aumento della violenza in una guerra tra fratelli, con il moltiplicarsi di stragi e atti atroci, che tutti abbiamo potuto vedere anche nelle terribili immagini di questi giorni, mi spinge ancora una volta a levare alta la voce perché si fermi il rumore delle armi».

L’Alto Commissario ONU per i Rifugiati, unitamente all’Unicef, ha denunciato come con il terzo anno di guerra in Siria, il numero di bambini siriani costretti ad abbandonare la propria terra come rifugiati è ora salito ad un milione. «Ciò che è in gioco adesso non è altro che la sopravvivenza e il benessere di una generazione di innocenti» ha spiegato l’Alto Commissario ONU per i Rifugiati António Guterres, a capo dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).

“L’evento di quest’anno – afferma Luigi Maccaro – è fortemente caratterizzato dal tema dell’educazione alla pace: un tema che sa essere laico in molte sue declinazioni ma che per noi cristiani non può prescindere dalla preghiera che ha due significati: imparare la nonviolenza evangelica e comprendere che la pace vera parte dal cambiamento profondo nel cuore delle persone”.