Cassino – questione rifiuti, task force di amministratori e associazioni per fare chiarezza

6 Novembre 2013 0 Di redazione

“Una Task Force per fare chiarezza sullo stato delle bonifiche dei siti inquinati e sul presunto interramento di rifiuti tossici in alcune zone del territorio comunale.” A dichiararlo è stato il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, intervenuto sulla questione dei rifiuti tossici attraverso anche la richiesta urgente di un incontro con la Procura della Repubblica per poter accedere alla documentazione relativa alle indagini del sito Nocione. “Come Amministrazione – ha continuato il sindaco – faremo tutto quanto rientra nelle nostre possibilità non solo per fare chiarezza, ma soprattutto per prendere tutti i provvedimenti del caso a tutela della salute dei cittadini di Cassino. A tal proposito ci siamo attivati sin da subito intraprendendo un percorso con tutti gli organismi interni all’amministrazione, nello specifico mi riferisco alla commissione ambiente, per giungere ad una soluzione condivisa che possa risolvere nel modo migliore una situazione che preoccupa tutti i cittadini di Cassino, a partire da noi amministratori.” Sulla questione è intervenuto anche l’assessore all’ambiente del Comune di Cassino, Riccardo Consales, che ha illustrato le prossime iniziative che l’Amministrazione intende mettere in campo. “Martedì 12 novembre – ha spiegato Consales – è stata convocata, a partire dalle ore 18, una seduta della Consulta dell’Ambiente avente come punti all’ordine del giorno la gestione del Monumento Naturale di Montecassino e l’adesione del Comune di Cassino alla strategia ‘Rifiuti Zero’ ed il piano di caratterizzazione della ex discarica ‘Panaccioni’. Per quanto riguarda quest’ultimo l’Amministrazione da due anni sta lavorando al progetto per verificare la reale situazione di contaminazione del suolo e delle acque nei pressi della ex discarica ‘Panaccioni’. A tal proposito il progetto in questione verrà sottoposto all’ultima fase di verifica dell’iter autorizzativo della conferenza dei servizi, convocata per il giorno martedì 19 novembre alle ore 10e30 presso la sala giunta del Comune di Cassino. Un risultato importante perché si riuscirà a fare chiarezza su uno dei siti più importanti da bonificare; infine è stata convocata dal presidente, il consigliere Gennaro Fiorentino, una seduta della commissione ambiente per venerdì 15 novembre alle ore 19. Un’occasione importante per iniziare a discutere sullo stato delle bonifiche nel nostro territorio e sulle dichiarazioni del pentito Schiavone del presunto interramento di rifiuti tossici in alcune zone della nostra città. Alla seduta della commissione sono stati invitati anche gli ambientalisti Edoardo Grossi e Giuseppe Martini, quali rappresentanti (all’epoca dei fatti) del circolo legambiente di Cassino, che nel 2005 denunciarono l’ipotesi di contaminazione del sito Nocione.” A concludere il comunicato l’assessore alla salute del Comune di Cassino Stefania Di Russo che ha detto: “ci dobbiamo preoccupare che a distanza di tantissimi anni soltanto oggi le dichiarazioni di esponenti della criminalità organizzata siano venute alla ribalda generando una serie di reazioni giustificate da parte dei cittadini. A tal proposito, fermo restando l’attività da fare per giungere alla bonifica dei siti inquinati, c’è da dire che la camorra, che dell’interramento dei rifiuti tossici ha fatto un vero e proprio business, sarà altrettanto pronta eventualmente a guadagnare anche sulle opere di bonifica, come avvenuto in provincia di Caserta ad esempio. Detto questo gli amministratori di vari Comuni si sono già attivati per contrastare questo pericolosissimo fenomeno ed in tal senso la prossima settimana andremo presso la Federico II di Napoli dove si svolgerà un incontro con il Prof. Gambardella, oltre che con le Forze dell’Ordine, per verificare e ricevere informazioni su eventuali tecniche in grado di evidenziare per via aerea la presenza di siti contaminati su tutto il territorio. Tecniche che già sono state utilizzate da molti Comuni italiani oltre che da altre nazioni per procedere all’individuazione di siti contaminati. Se queste tecniche, quindi, dovessero risultare attendibili sicuramente molte amministrazioni aderiranno all’iniziativa che consenta di effettuare uno studio dall’alto del nostro territorio per individuare zone, con emissioni specifiche nelle bande dell’ultraspettrale e dell’infrarosso, su cui effettuare ulteriori accertamenti sia per quanto concerne il terreno che le falde acquifere.”