Rame rosso sangue sull’A1, arrestati i due rumeni. Consoli: “Hanno tentato di speronare la Volante che li inseguiva”

18 Novembre 2013 0 Di redazione

La vettura sventrata dall’impatto, i corpi dilaniati e il rame che fuoriusciva da ogni angolo dell’auto è l’immagine della tragedia che si è consumata questa mattina sull’A1 a Cassino. Due giovanissimi, un 24enne ed un 30enne sono morti mentre un loro connazionale è in fin di vita a Roma. Il quarto, il conducente dell’audi Statio Wagon di proprietà di un quinto rumeno, ne avrà per 30 giorni ed è ricoverato in ospedale in stato di arresto. Per lui i capi di imputazione sono i più pesanti e vanno dalla ricettazione dei 300 chili di rame (reato contestato anche all’atro rumeno ferito), la resistenza a pubblico ufficiale, l’omiciudio colposo e le lesioni gravi ai suoi connazionali oltre alla guida senza patente. Non si sa al momento dove i quattro, armati di cesoie ed oggetti atti allo scasso, hanno messo a segno il colpo ma gli investigatori stanno indagando.
“I miei uomini hanno intimato l’alt e non si sono fermati”. A parlare è il vice questore Giovanni Consoli, comandante provinciale della polizia stradale di Frosinone. Per circa 8 chilometri una pattuglia li ha inseguiti tentando di fermarli e, per tutta risposta, il conducente dell’Audi ha tentato di speronare l’auto degli agenti cercando di spingerli contro il guardraill o nel fossato. Poi, a Cassino, quando hanno visto un’altra pattuglia che bloccava la strada, nel tentativo di evitarla hanno impattato contro il camion. Di loro sappiamo poco, – conclude Consoli – nessun parente si è informato delle loro sorti, per questo abbiamo chiesto collaborazione al Consolato Rumeno”.
Er. Amedei
Foto Alberto Ceccon

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