Maltempo, in arrivo tempo instabile su gran parte della penisola

16 Gennaio 2014 0 Di redazione

Una perturbazione di origine atlantica raggiungerà, nelle prossime ore, la gran parte delle regioni italiane. La fase di maltempo sarà caratterizzata da precipitazioni diffuse al nord e sulla Toscana, nevicate a bassa quota a nord ovest e a quote superiori sui restanti settori alpini e prealpini. Al centro-sud è previsto un consistente aumento della ventilazione.

Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso, pertanto, un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche, che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso meteo prevede dalla serata di oggi, giovedì 16 gennaio 2014, precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio o temporale su Liguria, Toscana, Emilia Romagna e in successiva estensione, dalle prime ore di domani, al Friuli Venezia Giulia.

Sono previste nevicate a quota di pianura e fondovalle sul Piemonte e la Valle d’Aosta con apporti al suolo da moderati a localmente abbondanti in particolare sui settori meridionali del Piemonte e occidentali della Valle d’Aosta.

Inoltre sono previste nevicate, al di sopra dei 400-600 metri, sulla Lombardia e sulla provincia autonoma di Trento con quota neve in graduale rialzo fino agli 800-1000 metri. Gli apporti al suolo varieranno da moderati a localmente abbondanti.

Venti forti o di burrasca sono attesi dai quadranti meridionali su Emilia Romagna e Marche.

Dalle prime ore di domani, venerdì 17 gennaio, si prevedono venti forti o di burrasca dai quadranti meridionali sul Lazio, l’Abruzzo, l’Umbria, il Molise e la Sicilia in successiva estensione verso la Calabria, la Basilicata e la puglia. Saranno possibili mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti – che interesseranno buona parte delle regioni italiane – è stato valutato, per la giornata di oggi, una criticità rossa per rischio idrogeologico sui bacini Liguri di Levante e Ponente. Sui bacini liguri marittimi di centro, i bacini liguri padani di levante e ponente è stata valutata una criticità arancione per rischio idrogeologico.

Per la giornata di domani è stata valutata una criticità rossa per rischio idrogeologico sulla Liguria di ponente e di levante. E’ prevista inoltre una criticità arancione sulle restanti parti della Liguria, su gran parte dell’Emilia Romagna, sul nord della Toscana e sui bacini del tagliamento e del Livenza in Friuli Venezia Giulia. Infine in criticità gialla alcune zone occidentale della Lombardia, la restante parte della Toscana e del Friuli, sulla pianura veneta e sulla parte montana del bacini romagnoli.

È utile ricordare che le valutazioni di criticità idrogeologica (su tre livelli: rossa, arancione e gialla) possono includere una serie di danni sul territorio, in particolare:

– Criticità rossa: estese frane superficiali e colate rapide detritiche o di fango; possibili attivazione o riattivazione di fenomeni di instabilità dei versanti, anche profonde e di grandi dimensioni; possibile caduta massi. Ingenti ed estesi danni a edifici e centri abitati, infrastrutture, beni e servizi, sia prossimi sia distanti dai corsi d’acqua, o coinvolti da frane o da colate rapide. Grave pericolo per la pubblica incolumità.

– Criticità arancione: frane superficiali e colate rapide detritiche o di fango; possibili attivazione o riattivazione di fenomeni di instabilità dei versanti, anche profonde, in contesti geologici particolarmente critici; possibile caduta massi. Diffusi danni e allagamenti a singoli edifici o piccoli centri abitati, cantieri e infrastrutture, interessati da frane o da colate rapide o situati in aree inondabili. Diffuse interruzioni della viabilità in prossimità di impluvi o in zone depresse vicine a corsi d’acqua. Pericolo per la pubblica incolumità.

– Criticità gialla: danni localizzati a infrastrutture ed edifici interessati da frane o dallo scorrimento superficiale delle acque; localizzati allagamenti di locali interrati e al piano terreno; localizzate e temporanee interruzioni della viabilità in prossimità di piccoli impluvi, canali, sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali; possibili danni alle coperture a causa di forti raffiche di vento o possibili trombe d’aria; rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature.

Alla luce di queste previsioni, è importante ricordare alcuni comportamenti utili da seguire, consultabili in modo più approfondito sul sito del Dipartimento della Protezione Civile per non trovarsi in situazioni di pericolo:

• evitare di usare l’automobile se non in casi di grave urgenza e, comunque, usare la massima prudenza nella guida, informandosi sulle condizioni della viabilità per il percorso che si intende seguire, riducendo la velocità e aumentando le distanze di sicurezza;

• evitare di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua sopra ponti o passerelle;

• fare attenzione prima di percorrere sottopassaggi e non cercare di spostare le autovetture se investite da masse d’acqua;

• evitare di recarsi o soffermarsi in ambienti come scantinati, piani bassi o garage, a forte rischio allagamento durante intensi scrosci di pioggia.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it) insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.

Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.