“Montecassino 1944 – Errori, menzogne e provocazioni”, il libro inchiesta di Tasciotti sui retroscena della distruzione dell’Abbazia

11 Gennaio 2014 0 Di redazione

Roosevelt disse di averlo appreso da un giornale del pomeriggio, Churchill non ne parlò per anni. Ma fu solo dei militari alleati la decisione di bombardare l’abbazia di Montecassino il 15 febbraio 1944? “Montecassino 1944 – Errori, menzogne e provocazioni” è il titolo del libro inchiesta ricco di testimonianze dirette di monaci e rifugiati sopravvissuti e di documenti inediti dei National Archives di Londra, del Churchill Archives Centre di Cambridge e della Santa Sede con cui Nando Tasciotti segue non solo la trama della battaglia che dal 12 gennaio al 18 maggio ’44 coinvolse soldati di oltre venti nazioni, ma documenta soprattutto gli scenari politico-diplomatici della vicenda, ciò che accadde in Vaticano, a Londra, Berlino e Washington prima, durante e dopo il bombardamento. Perché, distrutto il monastero, Hitler esultò, Roosevelt mentì, Pio XII tacque e Churchill si nascose? Il premier britannico non poteva non sapere quel che stava accadendo sulla Linea Gustav. Dal 26 gennaio al 14 febbraio ’44 Churchill scambiò con i generali Alexander e Wilson almeno 10 telegrammi relativi al fronte di Cassino e all’attività del corpo neozelandese. E l’ultimo, forse decisivo, fu inviato venti ore prima del bombardamento. A 70 anni da quel tragico avvenimento – partendo dal salvataggio dei tesori dell’abbazia, e di quello di San Gennaro che vi era stato nascosto – l’autore apre nuovi scenari su quello che i tedeschi propagandarono come «un crimine», gli inglesi definirono «una necessità militare» e gli americani, ma solo più avanti, «un tragico errore».
NANDO TASCIOTTI. È giornalista d’inchiesta. Ha lavorato per «Paese Sera» e «Il Messaggero», di cui è stato inviato speciale per quasi 25 anni, in Italia e all’estero. Partendo da una conoscenza diretta dei luoghi e dei sopravvissuti al bombardamento di Montecassino, ha dedicato questi ultimi anni allo studio della battaglia, approfondendone soprattutto i poco conosciuti retroscena diplomatici.