Andrea Bartali, figlio del grande Gino, all’Itgc per rievocare il coraggio del “No alla barbarie nazista”

27 Marzo 2014 0 Di Felice Pensabene

Importante e significativo incontro questa mattina per i ragazzi dell’Itgc “Medaglia d’oro” di Cassino. Gli allievi dell’Istituto, presenti il sindaco Petrarcone e l’assessore alla cultura Grossi, nell’auditorium hanno incontrato Andrea Bartali, figlio del grande campione Gino. L’evento che rientra nelle celebrazioni per il 70°Anniversario della distruzione di Cassino e dell’Abbazia è la conclusione del “Progetto per la Pace”, è stato un momento di riflessione sugli orrori della guerra e sulla barbarie delle deportazioni degli ebrei ad opera dei nazi-fascisti nei campi di sterminio di tutta Europa durante la seconda guerra mondiale. In questo ambito particolarmente significativa è stata la testimonianza di Andrea Bartali, figlio del ‘Campionissimo’ che in quegli anni salvò la vita ad ottocento ebrei, nascondendo nella canna della bicicletta documenti falsi preparati dalla curia di Firenze. I lavori sono stati aperti dal Dirigente Scolastico dell’Itgc, prof. Graziuccio Di Traglia, che ha portato il saluto agli ospiti ed ha presentato agli studenti lo scrittore Andrea Bartali, figlio del campione Gino Bartali. Uomo riservato, schivo e dal gran cuore è stato un campione non solo sulla bici, ma forse ancor di più nella vita. Andrea, con orgoglio e commozione, ha raccontato la storia del suo papà, emozionando tutti i presenti. Il nome di Gino Bartali, dopo la medaglia d’oro al valor civile assegnatagli dal presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2006 per la sua attività durante la guerra, da oggi è scritto fra i “ Giusti delle Nazioni” allo YadVaschem, il sacrario della memoria a Gerusalemme insieme con altri italiani, tutti non ebrei, che ebbero il coraggio di dire di no alla barbarie nazista. Gino Bartali ha riscattato in parte l’onore dell’Italia fascista alleata dei tedeschi, segnata dalle leggi razziali e dalle persecuzioni. Tra gli ospiti anche Bertario Pittiglio, sopravvissuto alla distruzione di Montecassino e il dott. Donato Formisano, presidente della Banca Popolare del Cassinate simbolo della rinascita della nostra città. Proprio il dott. Formisano, testimone dell’apertura del primo istituto superiore di Cassino l’I.T.C.G ”Medaglia d’Oro”, ha raccontato gli duri anni da studente e le peculiarità dei giovani di quei tempi: tenacia e perseveranza, elementi fondamentali per raggiungere gli importanti obiettivi della ricostruzione e la tenacia nel non abbattersi nello scenario poco edificante di quel periodo. La prof.ssa Calabrese, referente del progetto,ha ringraziato i collaboratori i professori. Gemma Pellecchia, Maria Iannone, Marilena Di Nallo, Mario Borrelli, Angela Fasulo sintetizzando il lavoro svolto attraverso immagini inedite e le interviste realizzate. L’obiettivo del progetto è stato quello di trasmettere agli studenti un messaggio di pace e convincerli che essa non può nascere sulla discriminazione e sul pregiudizio, ma sull’accoglienza, sulla solidarietà, sentendoci “Tutti responsabili di Tutti”.
F. Pensabene
Foto A. Ceccon

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