6 maggio, dal Michigan il piano industriale Fiat mentre a Cassino è cig continua

22 Aprile 2014 0 Di redazione

Si preannuncia una riunione fiume quella del 6 maggio al quartier generale di Fiat Chrysler Automobiles, ad Auburn Hills , nel Michigan, quando Sergio Marchionne illustrerà il piano strategico del nuovo gruppo. Tutti gli occhi del mondo saranno puntati su Marchionne e il presidente John Elkann che apriranno i lavori alle 14,30 ora italiana. Ma soprattutto, gli occhi puntati saranno quelli degli stabilimenti italiani come Cassino, il cui futuro dipende proprio da quanto sarà comunicato in quella data: “C’è molta attesa da parte del mercato per la presentazione del business plan del Lingotto e questo gioca a favore dell’economia italiana – ha dichiarato Marino Fardelli, consigliere regionale del Lazio – C’è molta attenzione soprattutto nella sfida premium e ci si aspetta che lo stabilimento di Piedimonte San Germano diventerà ufficialmente il nuovo polo Alfa Romeo che consentirà ai lavoratori di tornare alle linee di montaggio”. A Cassino, infatti, c’è attesa per la nuova piattaforma che darà vita alla Giulia e anche all’Alfetta, due nomi storici per una berlina e un modello di tendenza come il Suv/crossover, entrambi inseriti nel progetto premium che darà battaglia ai rivali tedeschi. Intanto, oltre al piano industriale, ad avere un ruolo fondamentale nel rilancio dello stabilimento di Piedimonte San Germano e dell’indotto, anche il rifinanziamento della Legge Regionale 46 che, su proposta del consigliere regionale Marino Fardelli primo firmatario anche di un ordine del giorno adottato all’unanimità, “preparerà il tessuto industriale ed infrastrutturale a beneficio di tutta l’area Fiat”. E sono molte le società quotate a Piazza Affari che negli ultimi due mesi sono state alle prese con la realizzazione dei piani industriali. Prime fra tutte la Fiat: “Il piano che sarà comunicato a maggio, avrà un ruolo vitale nell’ambito dell’economia regionale perché lo stabilimento di Piedimonte San Germano, attraverso l’indotto, coinvolge tutto il territorio e migliaia di addetti. Cassino dovrà tornare ad essere un polo industriale d’eccellenza avendo le capacità produttive per poter rispondere alle importanti sfide di un mercato sempre più esigente” ha concluso il consigliere regionale Marino Fardelli, capogruppo Udc alla Regione Lazio.