Camorra, la Dia mette le mani sugli appalti pubblici sospetti

16 Aprile 2014 0 Di redazione

La Dia di Napoli ha interdetto quattro appalti pubblici da circa un milione e mezzo di lavori stipulati, tre con il comune di Maddaloni e uno con la provincia di Caserta dalla società B.M. Costruzioni di Trentola Ducenta. Il provvedimento rientra nei compiti di monitoraggio assegnato alla DIA sulle opere appaltate dalle imprese. L’odierno Decreto interdittivo è stato emesso in ragione della relativa attività istruttoria amministrativa, a seguito della quale è emerso che nell’ambito di un procedimento penale per associazione mafiosa, la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha delegato alla Questura di Caserta perquisizione personale e domiciliare con contestuale sequestro a carico del procuratore della società B.M. COSTRUZIONI s.r.l..
Nell’ambito di due distinti procedimenti penali, inoltre, a carico dell’amministratore unico e del procuratore della B.M. COSTRUZIONI s.r.l. per il reato di cui all’art. 12 quinquies d.l 306/1992 convertito dalla Legge n.356/92 (trasferimento fraudolento di beni) aggravato dal metodo mafioso se pur definiti con la loro assoluzione, possono essere comunque essere apprezzati ai fini amministrativi, come elementi indizianti di permeabilità al condizionamento mafioso.
Gli appalti interdetti sono, per il comune di Maddaloni, quello stipulato in data 02.07.2012 e registrato in data 17.07.2012 del valore dichiarato di Euro 968.800; un secondo stipulato in data 02.11.2012 e data di registrazione 28.11.2012 del valore dichiarato di Euro 99.833; il terzo è stato stipulato in data 28.02.2013 e data registrazione 13.03.2013 del valore dichiarato di Euro di Euro 401.259. Un quarto appalto finito sotto la lente della Dia è quello stipulato con la Provincia di Caserta in data 20.03.2012 e data registrazione 10.04.2012 del valore dichiarato di Euro 49.597.