Costa risponde alle critiche di Evangelista: “I vigili sono il pretesto questa volta”

15 Aprile 2014 0 Di Felice Pensabene

Dopo le accuse lanciate all’amministrazione Petrarcone dal consigliere di Forza Italia, Franco Evangelista, sullo ‘sbando’ in cui verserebbe il corpo della polizia municipale della Città Martire, arriva a breve giro la risposta dell’assessore Mario Costa. “Questa volta, il pretesto lo ha scovato tra i vigili urbani – a suo dire – fino a qualche mese fa ‘fiore all’occhiello di questa Amministrazione’ per via della bellezza di 23 mila multe nel 2013 ed ora ‘nel caos’ per colpa della attuale ‘vacanza’ del posto di artirecomandante. Poco gli importa se il grosso di quelle multe deriva dagli ausiliari del traffico e non dai vigili; ancor meno che la procedura per la copertura del posto di comandante sia tuttora in corso. All’iperattivo e pirotecnico consigliere di Forza Italia, Franco Evangelista, importa solo approfittare del mancato controllo del suo ‘limite di velocità’ da parte di vigili distratti o negligenti. Così, completamente ‘fuori controllo’, si lancia a capofitto a chiedere le dimissioni – pensate un po’! – del sindaco. Sì, del sindaco in persona, addirittura! Come se l’accoglimento di tale richiesta non comportasse un terremoto amministrativo, ma fosse cosuccia da poco, quindi da accogliere magari solo per alleviare il prurito, passeggero ma fastidioso del richiedente. Calma, consigliere! Un po’ di misura altrimenti rischiamo di apparire come quelli che vogliono solo fare ‘casino’. Solo così ci spieghiamo anche un’altra richiesta proditoriamente avanzata a mezzo stampa dal nostro pur simpatico e fantasioso consigliere. Quella cioè che ‘Petrarcone e compagni si fermino’ perché – sempre ad autorevole parer suo – i cassinati meriterebbero ben altro. Naturalmente lo fa sventolando la bandiera della legalità di cui l’attuale amministrazione ‘aveva fatto uno dei cavalli di battaglia’. Franco Evangelista, da quanto si capisce, vorrebbe disarcionare Petrarcone e la sua squadra da quel cavallo. E lo fa pur sapendo del ‘casino’ conseguente. E sapendo anche che il sindaco con la sua squadra ha preso una città malata, ferita, umiliata da amici e compari del non rimpianto centrodestra locale, e con grande fatica, tra mille difficoltà, la sta tirando fuori dal baratro in cui quei campioni l’avevano precipitata. Senza dimenticare, infine, che le sta anche ridando la dignità perduta”.