Le nuove truffe in voga nei parcheggi dei centri commerciali di Cassino. Spopola il “finto meccanico”

23 Aprile 2014 3 Di redazione

I  parcheggi dei centri commerciali o dei grandi supermercati di Cassino sono terreno fertile per i truffatori e luoghi dove mettere in pratica nuove forme di truffa. Ormai sono decine le vittime del finto meccanico della Punto Verde. E’ un uomo descritto come un 60enne, abbronzato, italiano e dai modi affabili che si avvicina all’auto che non parte, per offrire il suo aiuto. “Incredibile – dichiara una lettrice che ha raccontato al Punto a Mezzogiorno la sua esperienza – Avevo lasciato l’auto che funzionava perfettamente alcuni minuti prima per comprare qualcosa alla Gecoop, e quando sono uscita, non ripartiva. Si è avvicinato questo signore che mi ha chiesto se avevo bisogno di auto. Io gli ho detto che avevo uno zio meccanico e che stavo per chiamarlo. A quel punto mi ha detto di non disturbarlo. Lui stesso era un meccanico e avrebbe risolto il problema senza far arrivare un altro meccanico. Si è infilato sotto l’auto, ha toccato qualcosa e la macchina è ripartita”.meccanico Quando la ragazza, il giorno dopo è dovuta andare da un meccanico perché la vettura segnalava anomalie, gli è stato spiegato che sono decine le persone vittime del finto meccanico dalla Punto Verde. “Episodi come questi vanno avanti da alcuni mesi – dichiara un meccanico “vero” di cassino – La truffa funziona solo con Fiat Punto e Fiat Panda a benzina o a gas perché solo a questi modelli è possibile arrivare al sensore della messa in fase mettendo una mano dal di sotto del cofano senza aprirlo”. Ed il sistema è proprio questo. Il finto “buon samaritano” si apposta nei parcheggi dei supermercati o dei centri commerciali perché lì è sicuro che la sosta delle potenziali vittime è breve. Si infila sotto le auto, ma solo di quei modelli, le manomette, aspetta che i proprietari tornano e, di fronte all’impossibilità di mettere in moto, si fa avanti offrendo aiuto inizialmente disinteressato. Pochi minuti per fingere lo studio del problema esaminando il motore con sguardo professionale, poi con un “tocco magico” rimette a posto il sensore e l’auto riparte. A quel punto l’uomo, per il suo disturbo, chiede 50 euro, o si accontenta di una offerta che non è mai inferiore ai 20 euro o, come nel caso della lettrice, per evitare l’intervento di un meccanico vero, capace di scopre la truffa, risistema tutto… gratis.
I meccanici della zona hanno raccolto decine di testimonianze di loro clienti le cui auto, dopo la sistemazione di massima del sensore, hanno comunque bisogno di una messa a punto migliore. In alcuni casi, il truffatore è stato ancora più intraprendente. Quando ha capito che la vittima era benestante, addirittura gli ha consigliato di chiamare un carro attrezzi, magari proponendo proprio un suo amico. A quel punto, l’intervento del carro attrezzi per risolvere un problema “procurato”, è costato molto di più dell’abituale mancia.
Ma quella del falso meccanico non è l’unica truffa da cui guardarsi nei parcheggi dei centri commerciali di Cassino.

ruota bucataUn altro sistema è quello di sgonfiare la ruota, o bucarla. Quando la signora si accorge del danno, esce dall’auto per capire come fare per risolvere il problema. Solo allora gli autori di quel danno si avvicinano fingendo di voler prestare aiuto, ma arraffando, invece, portafogli, borse e telefonini. Su questi episodi, stanno già indagando i carabinieri.
Purtroppo, di questi fatti, ne faranno le spese i veri “buon samaritani”, coloro che, alla vista di persone in difficoltà, genuinamente si proporranno per aiutare il prossimo e, invece, verranno presi a borsettaie in faccia.

Raccontateci la vostra esperienza con questo tipo di truffa scrivendo all’indirizzo redazione@ilpuntoamezzogiorno.it
Ermanno Amedei