Smascherati i “mercanti del tempio”, trovati a Roma 23 B&B abusivi e sequestrata merce sacra contraffatta

26 Aprile 2014 0 Di redazione

La visita di milioni di fedeli alla Città Eterna per assistere alla solenne cerimonia di canonizzazione dei Beati Pontefici Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II fa scattare l’allerta massima per scongiurare che i soliti furbi possano approfittare dell’occasione ghiotta.

La macchina dell’accoglienza è da tempo in movimento e, con essa, anche quella dell’illegalità, che, in un evento religioso di così grande importanza, vede però solo un’imperdibile occasione di guadagno, considerato che i pellegrini in arrivo, oltre ad aver bisogno di un ricovero, acquisteranno, con ogni probabilità, anche moltissimi oggetti ricordo a testimonianza della partecipazione all’indimenticabile momento di preghiera. Per contrastare gli “approfittatori della fede”, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, forte delle consolidate sinergie interistituzionali, sta operando su due fronti, individuando, da un lato – in cooperazione con Prefettura, Roma Capitale e Federalberghi – gli abusivi e gli irregolari dei bed and breakfast e, contrastando, dall’altro grazie al Protocollo anticontraffazione stipulato, in Prefettura, il 24 febbraio 2014, la commercializzazione di merci contraffatte e/o pericolose.

Entrambi gli obiettivi mirano a combattere l’evasione fiscale ed a tutelare gli operatori regolari, sia commercianti che albergatori, che, nell’interesse del consumatore/pellegrino ed in un contesto di concorrenza leale, rispettano le norme fiscali e gli standard igienici e di sicurezza. Collegando informazioni e banche dati, sono, quindi, stati “smascherati” centinaia di bed & breakfast abusivi o con forti indizi di irregolarità, 23 dei quali – su un campione di 53 recentemente controllati – sono già stati sanzionati poiché privi di autorizzazione, dotati di un numero di camere eccessivo rispetto alle tre previste dal tipo di struttura o perché irrispettosi della normativa igienico-sanitaria e di quella fiscale. Gli irregolari, tutti in zona centrale (rioni limitrofi a piazza di Spagna, piazza Navona, Stazione Termini e Vaticano), risponderanno, oltre che delle violazioni amministrative, anche di evasione fiscale per i guadagni sinora sottratti al fisco.

Sul fronte della lotta alla contraffazione la guardia permane altissima. La possibilità offerta dalla canonizzazione di piazzare sul mercato ogni genere di cianfrusaglia non era, infatti, sfuggita ai professionisti del falso, che, da tempo, avevano stoccato nei loro magazzini, in attesa di rifornire i venditori ambulanti, souvenir di vario tipo (calamite, quadretti, adesivi, braccialetti, orologi) dedicati all’evento. Il principale centro di distribuzione, ubicato in un negozio di via Turati, è, però, stato scoperto dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria che, insospettiti dal continuo andirivieni di rivenditori, italiani e stranieri, vi hanno rinvenuto un centinaio di “scatoloni” contenenti circa 700.000 souvenir tutti contraffatti e raffiguranti, con ben impressa la data della canonizzazione del 27 aprile 2014, l’effige del Sommo Pontefice Papa Francesco e quelle dei prossimi Santi Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII.La merce, pronta per essere venduta ai tanti fedeli in arrivo nella Capitale, sarebbe stata collocata ad un prezzo inferiore rispetto a quello dei prodotti originali, fruttando ai contraffattori non meno di 3.500.000 di euro. Due i commercianti cinesi denunciati. I Finanzieri del I Gruppo Roma hanno, poi, scoperto, a ridosso della Santa Sede, due officine di produzione di “misericordina” contraffatta, con 1.500 confezioni già pronte e destinate alla vendita ai tanti pellegrini che stanno ora affluendo in Piazza San Pietro. I due produttori, che per tre euro, esentasse e senza alcuna finalità benefica, vendevano un prodotto che, nelle intenzioni di S.S. Papa Francesco, è destinato a promuovere la fede e raccogliere fondi per la Chiesa, sono stati denunciati per contraffazione. Dall’inizio dell’anno sono già quasi sette milioni i pezzi sequestrati, mentre le persone denunciate ammontano a quasi 390 e quelle arrestate a 25.