A 70 anni dalla liberazione di Esperia e dallo scempio delle truppe Marocchine

14 Maggio 2014 0 Di redazione

Il 17 maggio 1944 le truppe alleate entravano ad Esperia sfondando la linea Gustav e spianando la strada alla conquista di Montecassino. Si avviava alla fine la battaglia di Cassino, che aveva tenuto inchiodate per mesi le truppe alleate e quelle tedesche e si avvicinava la liberazione di Roma. Ad Esperia la guerra aveva causato già decine di vittime civili, soprattutto in seguito al tremendo bombardamento del 30 settembre 1943. Se per altri paesi però la data della liberazione segnò la fine del periodo peggiore, per gli esperiani doveva arrivare ancora una tremenda prova. Nei giorni seguenti alla liberazione, infatti, circa 700 donne, molte di loro poco più che bambine, dovettero subire inaudite violenze ad opera dei soldati del corpo di spedizione francese e diversi uomini, tra cui il parroco don Alberto Terilli, furono uccisi mentre tentavano di difendere le donne del paese. Questa pagina di storia è stata tenuta a lungo nascosta e le autorità francesi hanno tentato di minimizzare l’accaduto. Un grande contributo a tramandare queste vicende è stato dato dal romanzo di Alberto Moravia “La ciociara” e dall’omonimo film di Vittorio De Sica, con Sofia Loren. Solo in epoca relativamente recente sono stati realizzati documentari e libri che hanno ricostruito con esattezza storica gli avvenimenti. In seguito a ciò il Comune di Esperia ha ricevuto la Medaglia d’oro al Valor Civile, conferita il 13 marzo 2004 dal Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi. La motivazione dell’onorificenza recita così: «Piccolo Comune con pochissime migliaia di abitanti, occupato per la posizione strategicamente favorevole dall’esercito tedesco impegnato a difesa della linea “Gustav”, fu obiettivo di ripetuti e selvaggi bombardamenti che provocarono numerosissime vittime civili e la quasi totale distruzione dell’abitato. Con l’arrivo degli alleati il paese subì, poi, una serie impressionante di furti, omicidi e saccheggi e dovette registrare più di settecento atti di efferata violenza su donne, ragazze e bambini da parte delle truppe marocchine. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio e elette virtù civiche.».

Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario di questi eventi, e tutti i comuni del Cassinate si apprestano a celebrare questa ricorrenza. Anche l’Amministrazione Comunale di Esperia celebrerà in maniera adeguata l’evento con una manifestazione pubblica.

La cerimonia ufficiale si terrà sabato 17 maggio, alle ore 10.00 in piazza Campo Consalvo. Interverranno S.E. il Prefetto di Frosinone, dr.ssa Emilia Zarrilli, il Sindaco di Esperia, prof. Giuseppe Moretti, i Sindaci di molti Comuni del Lazio Meridionale e zone limitrofe, le autorità civili, militari e religiose del territorio, i rappresentanti delle associazioni di ex-combattenti, vittime civili e carabinieri in congedo. In rappresentanza delle Nazioni che furono impegnate nella battaglia, sui diversi fronti, saranno presenti una delegazione polacca della città di Stare Babice, gemellata ad Esperia, ed una delegazione di ex-combattenti tedeschi. Dopo la sfilata dei Gonfaloni dei comuni presenti, sarà celebrata una Santa Messa in memoria delle tante vittime, al termine della quale saranno deposte corone al monumento ai caduti.

Nel corso della mattinata sarà possibile visitare una mostra di foto d’epoca, curata da Andrea Di Cuffa, che illustreranno la situazione di Esperia, prima, durante e subito dopo la seconda guerra mondiale. Gli inni saranno eseguiti dalla Banda Musicale “Giulio Terilli” di Esperia.