Massaggi e sesso, chiusi due centri orientali a Rieti e Frosinone. Quattro cinesi in manette, guadagnavano 20mila euro al mese

14 Maggio 2014 0 Di redazione

Offrivano massaggi cinesi molto particolari, promozionati su locandine e messaggi pubblicitari in maniera molto esplicita. Per questo i carabinieri del Comando Provinciale di Rieti hanno chiuso, nel corso di una operazione denominata “China Girls”, due centri massaggi a luci rosse, uno a Rieti, un secondo a Frosinone arrestando i quattro persone, tutte cinesi, per sfruttamento della prostituzione. Nei centri massaggi, infatti, secondo le indagini svolte dai militari, si praticava sesso a pagamento. Quattro persone, due uomini e due donne Xu Desheng detto “ALEX” 34 anni; Yao Fangfang detta “LISA” 26 anni ; Lu Zhiyong 26 anni; Huang Yuyan 35 anni. Le indagini hanno permesso di appurare che i quattro, gestori di due centri massaggi orientali, uno situato a Rieti in via della Verdura e l’altro a Frosinone in via G. Puccini, con le loro condotte avrebbero sfruttato, favorito ed agevolato la prostituzione di una dozzina di ragazze cinesi che vi lavoravano in qualità di massaggiatrici.

Figura di spicco era quella di Alex il quale gestiva il centro di Rieti avvalendosi della collaborazione di Lisa e quello di Frosinone avvalendosi degli altri due indagati. I quattro, oltre a mettere a disposizione delle massaggiatrici i locali ove consumare i rapporti sessuali ed incassarne le singole prestazioni, si curavano di rinnovare periodicamente le inserzioni che pubblicizzavano l’attività su diverse piattaforme web.

Numerosa la clientela maschile che si recava nei centri massaggi orientali esclusivamente per ricevere prestazioni sessuali, dal professionista o imprenditore, all’impiegato o all’operaio e ai pensionati; molti del luogo ed altri di passaggio. Il tutto iniziava come un normale massaggio per il quale venivano chiesti 30 o 50 euro a seconda della durata (mezz’ora o un ora) che si concludeva con tutt’altra prestazione. Il passaparola tra i clienti ma soprattutto la pubblicità piuttosto esplicita sui diversi siti web, ha fatto si che il giro d’affari di ogni singolo centro superasse abbondantemente i ventimila euro al mese. Somme che poi venivano suddivise in percentuale tra i soci secondo le quote di partecipazione al capitale sociale.

Alle prime ore dell’alba, appreso che i quattro avevano intenzione di lasciare il territorio italiano, è scattata l’operazione che ha portato al loro fermo di p.g. ed al sequestro dei due centri massaggi.

Impiegati una ventina di Carabinieri che hanno operato a Roma (ove uno degli indagati era in animo di prendere un volo per la Cina), Frosinone e Rieti.

Er. Amedei