Appello al Papa contro il Mostro di Fumone. Il sindaco Potenziani: “Unica speranza per dignità di questo borgo”

23 Giugno 2014 0 Di redazione

fumone potenziani    Si appella al Papa Affinché interceda contro il “Mostro di Fumone”. Il sindaco della cittadina ciociara Franco Potenziani si sente inascoltato dalle istituzioni in merito al traliccio della Rai che deturpa l’immagine dello splendido borgo e si rivolge direttamente al Santo Padre, anche perché, quel mostro, poggia i piedi su un fazzoletto di terra di proprietà della Chiesa. Sono anni che Potenziani porta avanti la battaglia legale ma nessuno sembra essere intenzionato a mettere mano su quella questione alta 78 metri e che serve a ripetere i segnali televisivi della televisione nazionale.

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La struttura venne installata nel 1964 e da allora, la città di Fumone è visibile e anche riconoscibile data la bruttezza del pennone bianco e arancione, a decine di chilometri. Del resto, la peculiarità di Fumone, nei millenni, era proprio quella di essere visibile da molto lontano e usata da Roma e dalle città Campane dell’impero per avvistare i nemici tanto da trascinarsi dietro il detto “Quando Fumone fuma la Campania trema”. Oggi quella che sarebbe potuta essere la splendida vista di un borgo antichissimo è deturpata da quel traliccio la cui presenza è tutt’altro che discreta. Sorge, tra l’altro, su un fazzoletto di terra di proprietà della Curia e, quindi, l’amministrazione comunale non ne trae alcun beneficio. “Arrivano turisti da ogni parte del mondo e da ciascuno di loro, mi sento dire: sindaco, il borgo è magnifico ma quell’antenna è una vergogna”. Ma non solo.

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Quella ingombrante presenza, vcrea un grosso disagio allo sviluppo turistico del luogo, unica fointe di sostentamento dato che non vi sono industrie. “Abbiamo fratto domanda per essere censiti dall’associazione “I Borghi più Belli D’Italia”, o per ricevere la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, – dichiara il sindaco – ‘marchi’ che garantiscono ai turisti la qualità del territorio dal punto di vista paesaggistico e storico, ma le richieste sono state bocciate per via di quel traliccio definito un obbrobrio”.

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Ecco perché la battaglia legale che si trascina sorda da anni: “La richiesta che facciamo è quella di de localizzare in altra sede il traliccio o, quantomeno, riconoscere un ristoro al Comune dato che il danno che crea questa presenza ingombrante è tutt’altro che irrilevante”.

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Richieste rimaste inascoltate, ecco perché l’appello a Papa Francesco: “La speranza – dichiara il sindaco Potenziani – è che il Santo Padre, notoriamente persona sensibile ai problemi della gente interceda per rendere dignità e splendore a questo borgo. Inoltre rinnovo l’invito a Papa Bergoglio affinché venga a visitare questa terra e questi vicoli che tanto hanno visto nel corso dei secoli. Siamo certi che lui stesso si renderà conto di quanto è bello questo luogo e quanto è mostruosamente deturpato dal traliccio della Rai”.