Sora – Manda sms al compagno dicendo di essere stata rapita, i carabinieri scoprono che la 35enne era in vacanza al mare

30 Luglio 2014 0 Di redazione

Simula il rapimento per andarsene in vacanza al mare. Così, per il timore che la 35enne rumena residente a Monte San Giovanni Campano fosse in pericolo, è stato messa in moto una complessa indagine dei carabinieri. A lanciare l’allarme è stato proprio il 42enne italiano, suo compagno, autista di pullman turistici che nella notte tra sabato e domenica si trovava in Svizzera. Da oltralpe, in piena notte, l’uomo ha ricevuto un sms con il quale ignoti sostenevano di aver rapito la compagna e chiedevano un riscatto non quantificato per la sua liberazione. Il messaggio inoltre conteneva la minaccia di non informare le forze dell’ordine. Dalla Svizzera l’uomo ha contattato il cognato in Ciociaria il quale si è recato a casa constatando che non c’erano tracce della donna e denunciandone la scomparsa ai carabinieri della compagnia di Sora. Alle indagini condotte dagli uomini del capitano Ciro Laudonia si sono affiancate, ben presto quelle degli uomini del reparto operativo di Frosinone comandato dal colonnello Fernando Maisto i quali si sono subito accorti di alcuni particolari come l’assenza di segni di scasso o di colluttazione nella casa della donna e la mancanza, nella stessa, del carica batterie cellulare. Le indagini svolte con la massima accortezza e discrezione anche per salvaguarda l’incolumità della donna, hanno permesso però di rintracciarla in una località del litorale flegreo e ad individuarla nella giornata di ieri mentre scendeva liberamente da una nave di linea per salire su un’auto noleggiata con il conducente che l’ha portata in un ristorante di Sperlonga. A quel punto è stato chiaro agli investigatori che nessuno la minacciava, quindi è stata fermata e accompagnata presso in caserma a Frosinone dove ha ammesso di essersi inventata la storia del rapimento per fuggire alla monotonia del vivere quotidiano e per trascorrere qualche giorno di relax al mare. Per questo ha rimediato una denuncia per simulazione di reato e procurato allarme e, quel che probabilmente è stato il peggio per lei, è stata anche riaccompagnata a casa.
Er. Amedei