Turriziani indagato per associazione a delinquere, il legale: “La magistratura farà giustizia”

1 Ottobre 2014 0 Di redazione

Associazione per delinquere e violazione del Testo unico sulle accise, sono i reati ipotizzati per i quali sono stati indagati alcuni tre top manager dell’Eni e Roberto Turriziani, l’imprenditore tra i più facoltosi della provincia di Frosinone. L’ambiente è quello degli idrocarburi per i quali l’imprenditore di Frosinone gestisce per conto eni i trasporti e alcuni depositi. Ad innescare le indagini sono stati gli uomini della guardi di finanza di Frosinone che avrebbero scoperto come dai depositi di Gaeta, Livorno e Napoli, uscissero, sulle autocisterne di Turriziani, più carburante, tra gpl, benzina e gasoli, di quanto dichiarato, questo al fine di eludere le accise, l’imposta sugli idrocarburi. Ai distributori o ai clienti finali, quel combustibile, però, veniva venduto al prezzo pieno, cioè che comprendeva anche l’imposta non pagata. Un guadagno accertato di circa 2milioni di euro che costituivano, nei bilanci dell’Eni, un fondo che i finanzieri ritengono occulto, il cui fine è ancora al loro vaglio. “Accuse infondate e senza senso – ribatte Vittorio Perlini – legale di Turriziani – La magistratura farà chiarezza e dimostrerà l’estraneità di Turriziani dai fatti a lui contestati. Tra l’atro va detto che le accise le deve pagare l’Eni, qundi non capisco a che titolo il mio assistito sia stato coinvolto in questa storia”.