Infanticidio e occultamento di cadavere, giovanissimi genitori sotto processo nel cassinate

12 Novembre 2014 0 Di redazione

Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Cassino, Donatella Perna, ha deciso di rinviare a giudizio i due giovani, 22enne di Piedimonte San Germano lui, 19enne di Pico lei, accusati di infanticidio e occultamento di cadavere. Il magistrato ha sciolto la riserva all’indomani delle discussioni dei difensori. Gli avvocati del 22enne, Sandro Salera e Paolo Marandola, in sede di udienza preliminare – martedì – avevano ribadito la necessità di una integrazione istruttoria; mentre i legali della 19enne, Sandro D’Anella e Velio Di Rezze avevano chiesto l’assoluzione della propria assistita dall’accusa di infanticidio e avevano dichiarato di rimettersi alla volontà del giudice per il secondo capo di imputazione, l’occultamento. Dal canto suo il pubblico ministero d’udienza, chiamato a sostituire il titolare delle indagini, Arianna Armanini, ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per entrambi gli indagati e ritenuto non necessaria una riapertura delle indagini evidenziando come le prove raccolte in fase di indagini fossero sufficienti.
La storia risale al novembre del 2012 quando i due ragazzi, ex fidanzati, secondo la pubblica accusa si sarebbero resi colpevoli della morte del feto e del suo occultamento.
La prima udienza davanti alla Corte d’Assise di Cassino è stata fissata per il 16 marzo prossimo