Quindici ambasciatori di Telefono Rosa Frosinone contro la violenza di genere

26 Novembre 2014 0 Di redazione

Quindici ambasciatori del Telefono Rosa di Frosinone, quindi alfieri della lotta alla violenza di genere, sono stati nominati ieri sera in una cerimonia presso il teatro Antares di Ceccano. Suggestiva la scaletta che ha portato a conoscere i nomi degli ambasciatori, con letture e interpretazioni per creare le tragedie che in Italia se ne ripetono una ogni tre giorni. Ogni 72 ore una donna viene uccisa da un fidanzato, un marito o comunque un uomo. Si chiama Femminicidio e contro il fenomeno, Telefono Rosa si batte da anni offrendo alle potenziali vittime, una possibilità per fuggire al turbine delle violenze.

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In sala, manichini sui seggiolini a ricordare che le vittime hanno un volto, un nome e che il fenomeno è tristemente diffuso anche in Provincia. Toccante la testimonianza, dietro un paravento illuminato, di una donna salvata dal telefono Rosa e dalla polizia di Stato che ha raccontato la sua storia, prima vittima del marito della madre, poi di un uomo che si era dimostrato diverso da quello che le aveva fatto credere, facendo emergere la brutalità e le attenzioni verso la figlia, ancora una bimba. Proprio con la polizia, il presidente di Telefono Rosa di Frosinone Patrizia Palombo, ha rinnovato un protocollo d’intesa firmandolo insieme al questore Filippo Santarelli, lo stesso questore è uno dei 15 ambasciatori, tutti illustri personaggi che si battono a difesa delle donne come Emilia Zarrilli Prefetto della Provincia di Frosinone (Per le doti umane e professionali che la contraddistinguono messe sempre al servizio del bene comune con la generosità e la competenza che da sempre la caratterizzato. Per l’impegno profuso sia in sede pubblica che istituzionale a favore della lotta contro la Violenza sulle Donne. Per le sue azioni ed iniziative volte ad affiancare e coinvolgere chi in prima linea lavora per assistere donne e bambini vittime di violenza.   Per la straordinaria dedizione alla causa delle donne e il mirabile impegno profuso nel creare un valido raccordo tra le istituzioni che si occupano della tutela dei soggetti vulnerabili.   Sempre in prima linea nelle battaglie sociali, ha saputo ideare e realizzare iniziative, facendosi promotrice di una cultura del rispetto dei diritti e della persona divenendo per il Telefono Rosa un vero punto di riferimento e supporto per la diffusione di principi e valori contro ogni forma di violenza),

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Monsignor Ambrogio Spreafico Vescovo della diocesi di Frosinone (Per averci condotto con la Sua Parola a riscoprire il valore di una Chiesa che non vive per se stessa, ma che vive nel mondo. Per essere il Buon pastore che guida e sollecita il suo gregge a camminare sulla retta via contro ogni forma di violenza diffusa di disprezzo in genere verso gli altri, soprattutto per i più deboli. Per averci insegnato che ogni spirito di cieco antagonismo è distruttivo e sterile e mina le basi stesse della comunità, che c’è bisogno di una nuova cultura del dialogo, non del disprezzo e che occorre soprattutto una rinuncia totale ad ogni tipologia di violenza), Rita Visini Assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio (Per le doti umane e professionali che la contraddistinguono messe sempre al servizio del bene comune con la generosità e la competenza che da sempre la caratterizzato. Per l’impegno profuso sia in sede pubblica che istituzionale a favore della lotta contro la Violenza sulle Donne. Per le sue azioni ed iniziative volte ad affiancare e coinvolgere chi in prima linea lavora per assistere donne e bambini vittime di violenza. Per aver iniziato anche nel Lazio una trasformazione radicale del welfare al fine di renderlo solidale e universalistico e sempre più ispirato a principi forti quali pari opportunità, uguaglianza di trattamento ed estensione dei diritti di cittadinanza»), Lidia Ravera Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio (Per l’impegno profuso sia in sede pubblica che istituzionale a favore della lotta contro la Violenza sulle Donne. Per le sue azioni ed iniziative volte ad affiancare e coinvolgere chi in prima linea lavora per assistere donne e bambini vittime di violenza), la signora Vanessa Villani (Per essere con la sua forza e il suo coraggio da esempio per tutte quelle donne che ogni giorno vivono nella violenza e non hanno la forza di combattere e ribellarsi, ricordando loro che nessuna donna può essere proprietà oppure ostaggio di un uomo, Che la vita è un bene prezioso e nessuno ha il diritto di portarcela via , che nessuna donna deve sentirsi sola perché insieme distruggeremo il silenzio. Sempre in prima linea nelle battaglie sociali, ha saputo promuovere e realizzare iniziative, facendosi promotrice di una cultura del rispetto dei diritti e della persona divenendo con il suo esempio, un vero punto di riferimento e supporto per il Telefono Rosa Frosinone nella diffusione di principi, idee e valori contro ogni forma di violenza),

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il Capitano Palmina Lavecchia, Comandante del Nucleo Operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Alatri (Dedita alla lotta contro ogni tipologia di soprusi e violenze, ha fatto della sua professione una missione di vita, promuovendo e diffondendo una cultura della legalità, rafforzando, quell’attenzione necessaria a prevenire, accogliere e contrastare ogni fenomeno di violenza. Sempre impegnata in uno straordinario servizio per il controllo mirato alla prevenzione dei reati, è riuscito con la sua professionalità e dedizione ad essere un punto di riferimento per tutte quelle donne, vittime di violenza, che ogni giorno si rivolgono fiduciose al Comando dei Carabinieri), la 27esima ora Blog del Corriere della Sera (Per essere un blog all’interno del sito web corriere.it che da voce ai problemi e alle questioni delle donne realizzato con la collaborazione di tutta la redazione del Corriere della Sera, comprese autorevoli firme maschili. Per essere un blog che spazia a tutto campo all’interno dell’universo femminile, con un occhio al dramma della violenza alle donne e un altro ai loro successi, alla loro realizzazione, alla progressiva affermazione dei loro diritti. Un blog che, non a caso, e’ stato fortemente voluto dalla prima vice-direttrice donna che il Corriere abbia mai avuto, Barbara Stefanelli), Chi l’ha visto? Programma televisivo Rai Tre (Sempre in prima linea nelle battaglie sociali, ha saputo con il suo lavoro promuovere, coordinare e realizzare iniziative, facendosi promotrice di una cultura del rispetto dei diritti e della persona e divenendo un vero punto di riferimento e supporto   nella diffusione di principi, idee e valori contro ogni forma di violenza. Per aver messo in campo con grande professionalità una trasmissione televisiva che aiuta e dà voce a chi voce non ha. Per le sue azioni ed iniziative volte a fornire aiuto alla comunità nella ricerca di persone scomparse e misteri insoluti. Per essere una trasmissione che opera contro ogni tipologia di violenza a difesa dei più deboli),

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Maria Lepri Vicedirettrice GR Rai (Per essere riuscita con il suo lavoro di giornalista, a dare voce a chi, da viva, ha parlato poco o è stata poco ascoltata, infondendo la forza ed il coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi. Sempre in prima linea nelle battaglie sociali, ha saputo con il suo lavoro promuovere, coordinare e realizzare iniziative, facendosi promotrice di una cultura del rispetto dei diritti e della persona e divenendo un vero punto di riferimento e supporto   nella diffusione di principi, idee e valori contro ogni forma di violenza), Angela Iantosca scrittrice e giornalista (Per aver sempre indirizzato la sua attenzione verso i temi che hanno a che fare con la legalità, con l’educazione civica, con l’educazione alla bellezza”, interessandosi agli ultimi, agli emarginati, alle storie difficili, alle ingiustizie. Per aver realizzato, con la sua professionalità di giornalista e scrittrice,un ritratto di donna fedele e veritiero, affrontando nel suo primo libro “Onora La madre”,una delle problematiche più dolorose e sommerse del nostro secolo dandoci l’opportunità di conoscere quelle donne, bambini e uomini che feriti dalla ’ndrangheta, da innocenti, hanno deciso di lottare in prima linea per far ascoltare la propria voce e per fare in modo che di quella terra non si parli solo a causa dei morti”), Susanna Loriga Psicologa, Criminologa dirigente Centro Europeo Sicurezza e Autodifesa (Per essersi sempre schierata a difesa dei più deboli contro la violenza. Per essersi impegnata nella strutturazione di protocolli operativi nel contrasto alla violenza. Per essere riuscita con il suo lavoro di criminologa e di scrittrice, a dare voce a chi, da viva, ha parlato poco o è stata poco ascoltata, infondendo la forza ed il coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi), Antonio Bruscoli Medico di Emergency (Per l’umanità e la professionalità con le quali si dedica al suo lavoro di chirurgo. Per la dedizione alla difficile missione di cooperante in Africa dove oramai da anni opera con l’altruismo e la passione di chi ha messo al primo posto il benessere di coloro ai quali è stato negato il diritto per eccellenza: quello di vivere), Mario Limodio Dirigente Medico 1° liv.U.O.C. di Malattie Infettive e Tropicali ASL di Frosinone (Per l’infaticabile impegno, profuso nel migliorare le condizioni di salute e di vita dei popoli dell’Africa. Per le qualità professionali ed umane esercitate quotidianamente nel suo lavoro di infettivologo che coniugate a modestia, riservatezza ed umanità, conferiscono alla sua missione un valore ancora più alto e contribuiscono a rendere certamente migliore la vita di chi ha la fortuna d’incontrarlo), Grazia Passeri, Presidente Associazione Salvamamme (Per la sua naturale predisposizione nell’aiutare gli altri ed in particolare per la sua attenzione nell’ascoltare le mamme ed i bambini soprattutto quelle che sono in difficoltà. Per il sostegno umano e psicologico mostrato nell’ ascoltare, rispondendo ai bisogni primari di famiglie in gravi condizioni   economiche e sociali. Per aver ideato e realizzato, con l’Associazione Salvamamme, il progetto “La Valigia di Salvataggio” un aiuto concreto e solidale per tutte quelle donne che per fuggire dalla violenza del compagno, marito, partner o vittime di stalking, che per scappare non hanno avuto nemmeno il tempo di prendere le loro cose personali),

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Filippo Santarelli, Questore di Fosinone (Per la grande sensibilità e disponibilità dimostrata sin dall’inizio del suo incarico nella nostra provincia, ha saputo ideare e realizzare iniziative, facendosi promotore di una cultura del rispetto della legalità, dei diritti e della persona. Per la straordinaria dedizione alla causa delle donne e il mirabile impegno profuso nel creare un valido raccordo tra le istituzioni che si occupano della tutela dei soggetti vulnerabili, divenendo per il Telefono Rosa un vero punto di riferimento e supporto per la diffusione di principi e valori contro ogni forma di violenza).

Er. Amedei