Discarica di via Le Lame a Frosinone, Legambiente: “Ora via alle bonifiche”

30 Dicembre 2014 0 Di redazione

Sequestro Discarica di via Le Lame a Frosinone, Legambiente: “Buono l’operato della procura di Frosinone e dell’arma dei Carabinieri per bloccare un ecomostro che ha raccolto in 40 anni 600.000 tonnellate di riufiuti, a pochi passi dal Fiume Sacco, territori che avrebbero bisogno invece di opere di bonifica”

Dopo il sequestro da parte della Procura della Repubblica di Frosinone e del corpo dei Carabinieri della discarica di via Le Lame a Frosinone, gli attivisti del cigno verde sottolineano quanto sia importante questo passo e tornano a chiedere che in provincia di Frosinone e nella Valle del Sacco, cessi l’uso incosciente e spregiudicato del territorio e, al contrario si avviino percorsi di riqualificazione di u’area già abbondantemente maltrattata.

“Buono l’operato della procura di Frosinone e dell’arma dei Carabinieri che ha portato al sequestro di una discarica che monitoriamo, insieme a tante altre, da decenni, anche senza alcun sostegno da parte dei comuni interessati, ed abbiamo sempre contrastato – dichiarano Francesco Raffa coordinatore di Legambiente per la provincia di Frosinone e Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Le scelte di localizzazione di un eco-mostro del genere nelle immediate vicinanze del fiume Sacco, l’idea che la discarica stessa possa costituire un cavallo di troia per far passare come inevitabile e addirittura auspicabile la realizzazione di un ulteriore inceneritore nella Valle del Sacco, vanno nella direzione diametralmente opposta a quanto invece sarebbe opportuno attuare nell’area. Dopo lo sventato declassamento del sito provincia di Frosinone da sito di interesse nazionale a regionale, c’è bisogno di una bonifica vera per restituire dignità a tutto l’asse fluviale e ai territori intorno al capoluogo ciociaro, depurando l’area dalle discariche abusive e cancellando un passato industriale che ci lascia una desolante devastazione.”

I volontari di Legambiente continueranno a vigilare sul territorio, nell’accertamento di eventuali responsabilità tecnico-amministrative con conseguente spreco di denaro pubblico, ma chiedendo, anche a seguito delle dichiarazioni del pentito Schiavone, indagini approfondite per capire bene e fino in fondo l’origine e la composizione delle oltre 600.000 tonnellate di rifiuti che negli ultimi 40 anni sono stati interrati in modo più o meno legale nella discarica di via Le Lame. “Vanno avviate immediatamente le bonifiche del SIN provincia di Frosinone che comprende 122 discariche su 89 comuni, pericolose e da ispezionare accuratamente – concludono i rappresentanti di Legambiente – e del SIN Bacino del Fiume Sacco, con il conseguente reperimento delle risorse economiche per poter procedere con le operazioni di definitiva caratterizzazione e successiva bonifica dei siti”