Furti a raffica a San Vittore, si vive come ai tempi delle orde barbariche

7 Dicembre 2014 0 Di redazione

Ancora visite notturne tra San Vittore e San Pietro Infine. L’ultimo episodio è avvenuto ieri sera a San Vittore del Lazio dove una donna, rientrando in casa, ha “sorpreso” i ladri intenti a rovistare tra le sue cose. E’ stata minacciata, intimidita, ha dovuto aspettare che i malviventi finissero le loro ricerche arraffandole tutti gli oggetti preziosi, o ciò che comunque ritenessero di valore, per poi fuggire. Alla fine, nonostante il furto, si è sentita anche fortunata considerando che i balordi non le avessero fatto del male. A San Pietro Infine, è la gente che ormai non dorme più di notte o che si alterna nel sonno, a mettere in fuga i malviventi. Le segnalazioni di incursioni tentate ormai non vengono neanche più denunciate ai carabinieri. La situazione è insostenibile. Le notti insonni dei volenterosi carabinieri delle stazioni della zona non bastano. La gente vive probabilmente con lo stesso stato d’animo con cui si viveva al tempo dei barbari. Porte sprangate e fantasiosi sistemi di allarme come campanelli alle porte, bottiglie di vetro dietro alle finestre, cani “costretti” a dormire in casa. Ma troppo spesso neanche questo basta. I ladri in questione, quelli che infestano la zona, non temono di assaltare case con dentro i proprietari ed ecco che spesso i furti si trasformano in rapine che vedono i derubati, spesso vittime anche di violenze. Se i carabinieri del versante Campano fanno sapere che il numero dei furti non è in aumento rispetto ad altri periodi, ma che le due rapine consumatesi una San Pietro Infine e l’altra a Mignano hanno creato allarme sociale. Sul versante cassinate, invece, il dato non è confutabile per problemi di comunicazione con i responsabili dell’Arma di zona. Appare chiaro che la situazione non può continuare ad essere accettata. Le poche forze in campo, nonostante gli sforzi dei singoli che da sempre si prodigano per il bene del territorio, non sono più sufficienti. Qualcosa va fatto come, ad esempio, aumentare il numero degli operatori delle forze dell’ordine, fosse anche per un periodo di tempo limitato. Del resto i primi segnali di reazione “civile” c’è già stata qualche settimana fa quando la gente ha accerchiato un gruppo di ladri a San Vittore del Lazio facendo loro “pagare” a caro prezzo il biglietto di ingresso in paese. Consegnati ai carabinieri, i sei sono tornati in libertà, per disposizione del tribunale, appena il giorno dopo.
Ermanno Amedei