Trenta “pattuglie” in più a controllare il territorio di Frosinone grazie a “Mille occhi sulla città“

19 Dicembre 2014 0 Di redazione

Mille occhi sulla città, si chiama così il protocollo d’intesa firmato questa mattina in prefettura tra i quattro istituti di vigilanza che operano in provincia di Frosinone, il prefetto Emilia Zarrilli e i rappresentanti delle forze dell’ordine. Si tratta del rinnovo di un protocollo triennale scaduto a Novembre, che nell’ultimo periodo di attuazione, però, si era un po’ spento nella sua funzione essenziale. ”E’ uno strumento particolarmente importante – ha detto il rappresentante del Governo – di cui si dota la provincia per far fronte a diverse necessità, in particolare quella relativa ai reati predatori che nei periodi di festa subiscono incrementi notevoli, ma anche per contrastare i reati contro il decoro urbano”. In particolare il personale degli istituti di vigilanza sono chiamati a collaborare con le forze dell’ordine, segnalando situazioni sospette, anche se non direttamente collegate alle strutture relative ai loro clienti. Non saranno mille occhi in più a controllare il territorio, ma certamente saranno importanti quelli di circa trenta pattuglie che per ciascun turno sorvegliano la provincia. Le società sono la Urban Security, la Controlpol, Metropol e la Securpol. Dall’altro capo del tavolo c’era il questore Santarelli, il colonnello dei carabinieri D’Aguanno, il colonnello della guardia di Finanza Piccinini. “La celerità di intervento è fondamentale in molte situazioni, ecco perchè questo interscambio di informazioni è molto importante. Inoltre in provincia sta diventando problema rilevante quello delle persone scomparse e anche su questo aspetto la collaborazione tornerà utile” ha anche detto il prefetto. Da parte loro le forze dell’ordine daranno informazioni agli istituti di vigilanza perchè calibrino al meglio le attenzioni tra i loro clienti, concentrandosi su quelli che corrono maggior rischio. Inoltre sono previsti corsi di formazione per preparare gli operatori alla collaborazione.
“Ho in mente sempre il problema degli straripamenti dei fiumi o delle calamità naturali in genere – ha anche detto il prefetto – sapere che ci sono tante altre sentinelle oltre a quelle della protezione civile, fa stare più tranquilli”.
Ermanno Amedei