Caira per due giorni come Betlemme, successo per il Presepe Vivente

Caira per due giorni come Betlemme, successo per il Presepe Vivente

6 Gennaio 2015 0 Di redazione

“Il Presepe Vivente unisce tutti in un progetto che ci avvicina a Dio. Ringrazio tutti i cittadini che a qualsiasi livello hanno partecipato alla realizzazione di questo bell’evento”. Monsignor Gerardo Antonazzo ha benedetto il presepe e i cittadini che a Caira, in piazza San Basilio, si sono uniti per ascoltare le parole del Vescovo e partecipare all’apertura della rappresentazione vivente. Le scene, ambientate nelle vie del centro storico, si sono sviluppate lungo un percorso molto suggestivo dove vicoli e locali caratteristici sono diventati i luoghi della storica Betlemme addobbati utilizzando materiali poveri. “Grande cura nella ricostruzione dei particolari e nel rispetto delle tradizioni – ha affermato il consigliere regionale Marino Fardelli presente all’inaugurazione e, con i suoi due figli, nella rappresentazione de La Famiglia – L’atmosfera è quella di un mondo antico dove gli attori improvvisati per l’occasione si sono perfettamente calati nella parte, trasmettendo emozione e non solo nel senso religioso che è proprio del presepe vivente. Ringrazio tutti i cittadini che hanno partecipato, le associazioni, tutti i volontari”. Bambini, adulti ed anziani del luogo hanno interpretato magicamente i personaggi al tempo della Natività, vestiti da abiti in perfetta sintonia con l’epoca e realizzati con molta accuratezza direttamente dagli stessi partecipanti al presepe. La scenografia si articolava nelle stradine e nei vicoli del centro storico in un percorso circolare dove s’incontravano viandanti e guardie per le vie dove erano inscenate le botteghe e gli antichi mestieri come la filatura, la preparazione del pane e del formaggio, il maniscalco, il mercato, il pastore, il Castello di Erode, gli artisti, la maga, la Sinagoga. Personaggi affaccendati nelle loro varie attività in un percorso che si concludeva alla Capanna della Natività dove il piccolo Leandro di un mese, interpretava Gesù “scaldato” da un vero bue e da un vero asinello, alla presenza dei genitori che interpretavano Maria e Giuseppe, e di un pastore. La musica di sottofondo e le fiaccole hanno reso l’atmosfera particolarmente suggestiva: “Abbiamo lavorato tutti insieme e con grande partecipazione ed entusiasmo – ha dichiarato Angelo Fardelli presidente dell’associazione Cassino città per la pace – Proprio questa grande collaborazione ha rappresentato la vera essenza di questo progetto. Una importante occasione alla quale hanno partecipato davvero tutti i cittadini di Caira, sia nella realizzazione che nella partecipazione. Ringrazio tutti i volontari, i figuranti, i giovani e gli anziani che dal primo momento hanno dimostrato entusiasmo e l’associazione ricreativa culturale cairese con l’associazione Carro dei Tespi”. All’inaugurazione hanno preso parte oltre al Vescovo e al parroco Don Claudio Monti, al consigliere regionale Fardelli, anche i consiglieri comunali Maria Iannone e Andrea Velardocchia in rappresentanza del comune di Cassino, il consigliere comunale di Acquafondata Giovanni Smaldone, il vice Commissario Ps Crescenzo Pittiglio, il Tenente Massimo Esposito e il Luogotenente Emanuele Dell’Omo della Compagnia dei Carabinieri di Cassino. “Un evento che va valorizzato perché rappresenta una vera e propria ricostruzione storica di fede e di tradizione che ha il duplice messaggio di valore religioso e sociale oltre che storico-culturale. Un’attrazione per tanti cittadini delle zone limitrofe che trasmette i valori della pace e della speranza oltre che della cultura e del sapere, in un momento difficile di crisi di valori” ha concluso il consigliere regionale Marino Fardelli, capogruppo LB alla Regione Lazio.

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