Basket: La Stella Azzurra Roma prevale sulla Virtus Cassino stremata da una direzione arbitrale da rivedere

Basket: La Stella Azzurra Roma prevale sulla Virtus Cassino stremata da una direzione arbitrale da rivedere

3 Marzo 2015 0 Di Felice Pensabene

Analisi di una gara schizofrenica che Cassino ha perso con merito e che la Stella Azzurra Roma ha vinto con altrettanto merito. Gara maschia è stato detto da osservatori parziali . E così è stato , infatti si affrontavano uno dei migliori attacchi del campionato (Virtus Cassino) , il quarto , e la squadra che aveva commesso più falli (Stella Azzurra Roma , 424 prima della gara odierna, 21 di media a gara). Si affrontavano la settima (Cassino) e la tredicesima (Stella Azzurra) del ranking stagionale, campionato nazionale di serie B , girone C . Si affrontavano alle 18.00 della sera presso l’Arena Altero Felici della storica società capitolina. Arbitri dell’incontro i signori Spessot Massimiliano di Gradisca D’Isonzo (GO) & Almerigogna Moreno di Trieste (TS). Già arbitri friuliani per due formazioni con obiettivi diversi di classifica. Cassino in piena lotta play off , Stella Azzurra Roma in piena corsa per evitare l’ultimo posto. Dunque motivazioni alle stelle per un match che si è dimostrato da subito carico di adrenalina .
Sono diversi i motivi per cui ha prevalso nella tenzone la squadra padrone di casa.
Primo : la differenza di percentuale dalla lunga distanza . Gli uomini di Santini hanno realizzato da oltre l’arco dei 6 e 75 con il 37% , quelli di Vettese con il 17% ! I padroni di casa sono stati più precisi anche nelle conclusioni da entro l’arco, 54 % contro il 40% ! E per una squadra perimetrale come la Virtus Cassino di stasera, questo è letale .
Secondo : la differenza in termini produttivi sotto canestro. I lunghi stellini hanno tirato giù 37 rimbalzi mentre quelli delle V rossoblù solo 25. Una differenza abissale in una gara così combattuta . E il duo Ingrosso – Vergara ha prodotto solo 8 rimbalzi in coppia.
Terzo : Cassino è una squadra che soffre maledettamente le squadre che producono ed inventano gioco dal palleggio , squadra di sistema. E ieri sera i ragazzi di Santini hanno impresso un ritmo forsennato al match irretendo Dri e compagni.
Quarto : La notevole differenza in termini qualitativi del roster stellino rispetto alla gara di andata . Cacace, Savoldelli, La Torre e Pongetti , quattro innesti che hanno contribuito ad elevare la qualità degli avversari delle V cassinati. I quattro hanno fatturato ben 42 punti del totale.
Quinto : la cervellotica direzione arbitrale del duo friulano che ha distribuito ben 66 fischi per azioni fallose e ben sette, dicasi sette sanzioni tecniche alla BPC Virtus Cassino, per proteste a volte davvero veniali. Ben 7 uomini usciti per cinque falli ma Cassino lamenta 5 uscite per 5 falli ( Ingrosso, Dri , Vergara , Ausiello e Castelluccia)
Sesto: l’imprecisione dalla linea della carità di Cassino che sbagliato ben 15 tiri liberi e questo pesa maledettamente alla fine, in una gara in cui fai fatica a segnare anche con tiri in campo aperto.
Settimo : la giornata no di alcuni elementi dei rossoblù cassinati , in primis Luca Castelluccia autore di una prova scialba ed incolore , insomma da luna storta .
Insomma alla fine la Stella Azzurra ottiene la vittoria contro la Virtus Cassino al termine di un match sempre intenso e giocato con molta fisicità da parte di entrambe le squadre.
Gli stellini hanno subito un’ottima partenza, sostenuti dal duo arbitrale che in soli due minuti e tredici secondi di gioco , sanzionano ben 4 falli alla squadra di Vettese, due al lungo Ingrosso, irretendo di fatto ogni possibilità difensiva per la squadra ospite che al contrario continuava a sopportare la fisicità dei padroni di casa che non veniva egualmente sanzionata. Insomma un metro arbitrale davvero originale e discutibile. Ma nonostante ciò i cassinati riescono a mantenere la scia degli avversari. Savoldelli e La Torre spingono sull’acceleratore e il gap continua a crescere, dal +9 di fine seconda frazione si sale fino al massimo vantaggio del +15 con Guagliardi che colpisce da 3 punti e Guariglia che appoggia il 48 a 33 servito da Savoldelli in zona pitturata. Ingrosso accorcia dai liberi e si va al riposo sul +13 per i padroni di casa.

Al rientro in campo Cassino tenta subito la rimonta, arriva fino al -10 . La Stella Azzurra però non perde il controllo della gara e con la coppia Savoldelli-Guagliardi risponde al tentativo di rimonta delle V rossoblù, riportando la Stella Azzurra ancora sul +16. Il gap tra le due formazioni continua a crescere in favore dei padroni di casa ma Cassino non è mai doma definitivamente e si mantiene in gara e ciò gli fa onore. Dri, Grilli e Ingrosso cercano di scuotere la squadra di coach Vettese. Santini però di affida a Guariglia e Pongetti che frustrano il tentativo di rimonta degli ospiti e guidano la reazione casalinga rispedendo nuovamente gli avversari a -18 a 5’ e 30’’ dalla fine del match con la tripla di Pongetti. La gara sembra chiusa ma la BPC Virtus Cassino ci prova ancora fino alla fine. Nel finale il match si mantiene equilibrato , con le squadre che si rispondo prevalentemente con i tiri liberi e con la Stella Azzurra che tiene all’ultimo tentativo di riaprire il match. Finisce 90 a 80 per i padroni di casa.
Al termine della gara il nervosismo in casa Virtus si taglia con il coltello, sicuramente per i tanti errori commessi, il più grande però resta quello di essere rimasti coinvolti nel vortice del sopruso arbitrale subito. “Una strategia quella del duo arbitrale di stasera” commenta la presidente Donatella Formisano “che ci ha penalizzato in modo direi decisivo. Sono indignata perché non si è trattato di semplici e banali errori umani, comprensibili ed accettabili ma di un comportamento ostile ed insofferente nei confronti tanto della squadra in campo quanto del resto del team e dei tecnici in panchina. Ritengo inammissibile non concedere spiegazioni e non consentire un confronto minimo civile ed educato in campo. Tale eventuale comportamento, laddove adottato, non avrebbe sminuito né il ruolo, né il potere della coppia arbitrale, ma avrebbe sicuramente contribuito a distendere gli animi degli uomini della Virtus, che al contrario si sono sentiti frustrati in un atteggiamento vessatorio e sanzionatorio a priori. Il rispetto , gli arbitri in campo , lo conquistano con l’autorevolezza e la correttezza nella gestione della gara non con l’autorità ed il potere del fischietto, adottato con un metro di misura diverso . E’ la prima volta che la Virtus Cassino si lamenta” continua la Formisano “nonostante ci siano stati altri episodi perlomeno discutibili, ma non è possibile , ripeto, mantenere la sordina su tale atteggiamento . Pensano di essere stati abili , i signori arbitri . Alla fine della gara sono stati fischiati 33 falli a ciascuna delle due squadre in campo , fatalità proprio lo stesso numero , con una piccola differenza nella tempistica e nella distribuzione . I falli alla Stella sono stati fischiati quando non potevano più nuocere, quando il vantaggio della squadra padrona di casa era acquisito e consolidato , con il mio team costretto a non giocare perché ad ogni minimo contatto un fischio. A quel punto “conclude la presidente rossoblù “il pallone per la Virtus non trovava più il canestro e tutto è diventato più difficile. Ritengo che un buon arbitro non può e non deve essere condizionato dall’emozione della partita né da altre considerazioni , deve essere oggettivo , ma soprattutto imparziale nelle sue valutazioni. Potremmo dire che ritengo di dover pagare lo scotto di una giovane realtà che nei momenti topici del campionato conta meno delle antiche e blasonate società. Ne prendo atto , non taccio e non mi rassegno ”

Stella Azzurra Roma 90 – BPC Virtus Cassino 80

Parziali: 25-16; 24-20; 24-18; 17-26

Stella Azzurra Roma: Da Campo 3, Guagliardi 12, Savoldelli 17, La Torre 13, Radonjic 12, Pongetti 6, Guariglia 15, Trapani 4, Cacace 6, Masciarelli 2. All. Santini

BPC Virtus Cassino: Salzillo 2, Castelluccia, Busico 3, Colonnelli 15, Sgobba 8, Ausiello 10, Vergara 4, Grilli 12, Dri 19, Ingrosso 7. All. Vettese.