Nerone separato dai suoi amici di via Ponte la Pietra, ora rinchiuso in un  canile cerca casa

Nerone separato dai suoi amici di via Ponte la Pietra, ora rinchiuso in un canile cerca casa

21 Marzo 2015 0 Di Felice Pensabene

Il nome Nerone è quasi sempre associato ad un sanguinario imperatore romano, ma la storia che raccontiamo è di un Nerone a quattro zampe. Uno di quei cani speciali, quelli di cui ti innamori solo a guardarlo negli occhi velati di malinconia e paura per la triste vicenda che ha vissuto. Un cagnolone docile, dal mantello nero, da qui il nome, passato fra la violenza ed i soprusi di un gioco crudele, violento e stupido di qualche umano scellerato. Uno stupido gioco che lo ha ridotto quasi in fin di vita, seviziandolo in modo brutale e sconsiderato, forse solo per soddisfare i propri istinti, la propria noia o le proprie frustrazioni. Uno scellerato che chiamare uomo è davvero difficile, ma che lo ha bastonato, seviziato in un grosso bidone, fino a cercare di dargli fuoco al suo interno. Difficile pensare di chiamare ‘uomo’ chi ha fatto questo. Di Nerone, invece, scopri il suo docile carattere, che con Antonella, Lorenzo e Corrado ha ritrovato la gioia, l’affetto, l’amore, ma soprattutto la voglia di avvicinarsi all’uomo. Quei ragazzi, con le loro storie di disagio sociale ed abitativo lo hanno accolto sfamato, curato dalle ferite, amato, condiviso un tetto, anche se provvisorio, come ogni creatura merita, diventando parte della loro famiglia. Nerone, li ha ripagati con il suo sguardo tornato sereno, giocherellone, pronto a dare a quei giovani un po’ di serenità perduta. Con lui, Lorenzo, Antonella, Corrado e tanti altri, in quella scuola di via Ponte la Pietra, hanno diviso il poco cibo e una parte del loro provvisorio tetto ricevendo solo affetto da quell’ amico a quattro zampe. Oggi, però, il destino sembra essersi accanito ancora una volta con Nerone, allontanato in un pomeriggio di fine febbraio da quei giovani compagni, chiuso in un canile, fra altri randagi, che come lui aspettano di essere adottati. Antonella, Lorenzo e tutti gli altri non possono riprenderlo, perché non possono sostenere le spese del microchip e della degenza in quel canile, ma chiedono che qualcuno lo adotti presto, tornando a donargli ancora amore e affetto, come hanno fatto loro. Solo di questo ha bisogno Nerone!
F. Pensabene
NERONE SAM_0839 (2)