Terremoto giudiziario a Ceprano, l’ex sindaco e il tecnico arrestati “decidevano” a chi far aggiudicare gli appalti

Terremoto giudiziario a Ceprano, l’ex sindaco e il tecnico arrestati “decidevano” a chi far aggiudicare gli appalti

26 Marzo 2015 0 Di redazione

Brusco risveglio a Ceprano per i clamori di una vicdenda giudiziaria che, però, era ampiamente annunciata. Scattano nuovamente le manette ai polsi dell’ex sindaco Giovanni Sorge e, in questa circostanza anche per il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Aurelio Tucci e l’imprenditore di Monte San Giovanni Campano Massimo Sigismondi. Ad P.R. Imprenditore di Veroli, è stato notificato il divieto di espatrio.

“Turbativa d’asta, corruzione e falso” sono i reati per i quali, questa mattina, i carabinieri della sezione di Pg della procura di Frosinone e i loro colleghi della compagnia di Pontecorvo, si sono mossi all’alba traendoli ina arresto. Le indagini sono iniziate nel 2012, quando sindaco era Sorge, e hanno permesso di svelare una gestione clientelare degli appalti pubblici del comune di Ceprano che già nel novembre del 2013 avevano già permesso di notificare la misura cautelare al sindaco.

In particolare le indagini hanno permesso di far emergere un collaudato sistema di turbativa d’asta, sollecitata dal Sindaco e realizzata attraverso l’operato del responsabile dell’Ufficio Tecnico e la complicità di ditte riconducibili agli altri indagati, consistente nel realizzare procedure truccate attraverso la predisposizione di preventivi fittizi di più imprese. In altre circostanze, invece, i lavori venivano affidati direttamente dal sindaco e pagati con fatture gonfiate.

La ricostruzione fatta dagli investigatori, del sistema usato dagli indagati per guidare le aggiudicazioni dei lavori era spregiudicato. In una circostanza il Sindaco e il Responsabile dell’Ufficio Tecnico, “pur di superare l’ostacolo – si legge in una nota stampa – rappresentato da una Ditta non compiacente che aveva proposto un’offerta più vantaggiosa, alteravano l’offerta di Sigismondi apponendo a posteriori la dicitura di ulteriore sconto facendola, di fatto, risultare inferiore e dunque aggiudicataria, salvo, successivamente, compensare il “mancato guadagno” con l’affidamento diretto di ulteriori lavori alla medesima ditta, lavori in realtà già ricompresi e previsti a carico della ditta affidataria”.

I lavori finiti sotto la lente degli investigatori sono compresi nel periodo 2011-2013 e riguardano l’appalto per lavori presso la ex Casa Comunale. In questo caso ; l’appalto per l’intervento di messa a norma e manutenzione straordinaria del ex Mattatoio; l’appalto per lavori da eseguirsi presso la Torre Medioevale; l’affidamento diretto di lavori di manutenzione stradale in occasione del passaggio del Giro d’Italia. Gli arrestati, al termine delle previste formalità di rito, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

Ermanno Amedei