Calcio scommesse, arrestato a Bergamo il ricercato Ilievski capo degli “zingari”

Calcio scommesse, arrestato a Bergamo il ricercato Ilievski capo degli “zingari”

27 Aprile 2015 0 Di redazione

Calcioscommesse o scommessopoli, coì venne definita la vicenda giudiziaria che nel 2011 minò fino alle sue fondamenta la credibilità dell’intero sistema sportivo del calcio Italiano. Coinvolti furono 26 tesserati e 18 società di calcio appartenenti a Serie A, B, lega Pro e Nazionali dilettanti. L’accusa a vario titolo era di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed alla frode sportiva.

Fra i nomi più noti, spiccavano quelli del capitano dell’Atalanta Cristiano Doni e degli ex calciatori Stefano Bettarini e Giuseppe Signori. Oggi pomeriggio la polizia ha arrestato il latitante internazionale Hrìstyian Ilievski, uno dei personaggi chiave nell’ambito dell’inchiesta “Last Bet” sul fenomeno del calcio scommesse.
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L’Ilievski era latitante dal 2011, allorquando la Procura di Cremona, dopo aver arrestato in giugno 15 persone, aveva chiesto a dicembre la sua cattura insieme ad altri 16 indagati in quanto ritenuto uno dei capi di un’organizzazione internazionale dedita alla manipolazione, mediante corruzione di giocatori, allenatori e dirigenti, di numerose partite di seria A, B e Lega Pro e coppa negli anni 2008-2011, nonché di truffe ai danni delle società di calcio, per conseguire vincite in scommesse per milioni di euro che venivano effettuate prevalentemente sui siti asiatici.

Nei giorni scorsi, tuttavia, erano emerse notizie circa un suo possibile rientro in Italia che aveva fatto immediatamente scattare una serie di accertamenti da parte degli investigatori grazie ai quali si accertava la fondatezza delle informazioni apprese consentendo di predisporre un servizio per la sua cattura.
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La Polizia, presente sul posto sia investigatori del Servizio Centrale Operativo che della Squadra Mobile di Cremona che hanno condotto le indagini coordinati dal Procuratore della Repubblica di Cremona, dott. Roberto di Martino, ha atteso presso l’aeroporto di Orio al Serio, in provincia di Bergamo, l’arrivo del volo ove si trovava il capo dell’organizzazione dei c.d. “zingari”, come venivano chiamati dagli altri indagati nelle intercettazioni, di cui faceva parte un altro ex latitante poi consegnatosi nel novembre 2012 alla Polizia, il serbo Gegic Almir.
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Una volta atterrato, grazie anche alla collaborazione della Polizia di Frontiera, i poliziotti lo hanno bloccato e accompagnato nel carcere di Cremona dove sarà interrogato nei prossimi giorni dal Giudice per le Indagini Preliminari, dott. Salvini, che ha emesso l’ordinanza di custodia in carcere nei suoi confronti.