Movimenti sospetti nei terreni di Via Collecanne, intervengono gli ambientalisti

Movimenti sospetti nei terreni di Via Collecanne, intervengono gli ambientalisti

8 Aprile 2015 1 Di redazione

Dalla Consulta dell’Ambiente di Piedimonte San Germano riceviamo e pubblichiamo:
A seguito di segnalazioni per movimenti sospetti nei terreni di Via Collecanne a Sant’Angelo In Theodice, dove si vorrebbe realizzare un impianto di micro generazione a biomasse e realizzazione di stagni naturali per coltivazione in acquacultura per la produzione di energia elettrica della potenza di 300 kW, gli ambientalisti Salvatore Avella e Alessandro Barbieri hanno effettuato questa mattina il sopralluogo riscontrando effettivamente che avevano ripreso i lavori di movimento terra per la messa in opera di tubazioni in cemento. “Una palese violazione all’ordinanza comunale – così commentano gli ambientalisti di Fare Verde Onlus e Consulta dell’Ambiente di Piedimonte San Germano – emanata ai sensi del Testo Unico delle Leggi Sanitarie dal Sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone in data 18 febbraio 2015 in cui si esprimeva, in attuazione dei principi di integrazione e di azione preventiva in materia igienico-sanitaria (c.d. Principio di Precauzione) il parere negativo alla localizzazione dell’impianto a biomasse in quanto localizzato in area significativamente abitativa, a tutela della popolazione residente. Questa è la seconda volta che interveniamo a bloccare l’avvio dei lavori dell’ “Azienda Agricola Alessio Carlino”, per una serie di motivazioni che sicuramente saranno affrontate nelle giuste sedi istituzionali. Chiederemo innanzitutto l’immediato ripristino dei luoghi, perchè nel terreno interessato lo sbancamento vi sono diverse sorgenti naturali che potrebbero essere state alterate da quest’ultimi lavori e la conseguente sanzione amministrativa per violazione di ordinanza comunale. Non sono mancati attimi di nervosismo da parte degli operai del cantiere per l’ennesimo blocco dei lavori, con tanto di minacce legali. Ma non saranno di certo queste intimidazioni a farci desistere dal tutelare l’ambiente e la salute pubblica soprattutto per le generazioni future. Compatto e coeso il fronte del “No Biogas, No Biomasse né a Cassino né altrove”.